Scatta la prescrizione, per i veleni di Porto Torres non paga nessuno

Scatta la prescrizione, per i veleni di Porto Torres non paga nessuno
Giovedì 6 Marzo 2014, 15:42 - Ultimo agg. 16:35
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Per i veleni scaricati in mare da alcuni impianti dell'ex petrolchimico di Porto Torres, fino al 2006, attraverso le fogne dello stabilimento, non pagher nessuno. Il Gup del tribunale di Sassari Carla Altieri ha dichiarato prosciolti gli imputati per intervenuta prescrizione. Escono quindi indenni dal processo Gianfranco Righi (allora rappresentante legale Syndial), Guido Safran (rappresentante legale Sasol), Diego Carmello e Francesco Maria Apeddu (rappresentante legale e direttore stabilimento Ineos).



Gli ex dirigenti del petrolchimico erano accusati di avvelenamento colposo del mare di La Marinella (lo specchio davanti allo stabilimento di Porto Torres), disastro ambientale colposo e violazione delle norme che fissano quali sostanze possano essere smaltite attraverso gli scarichi industriali. In mare - fu accertato - erano finiti per anni flussi di cadmio, mercurio, Pcb (il letale policlorobifenile), e ancora benzene, rame, zinco, cianuri.



Il processo - era il luglio 2012 - si era arenato di fronte a un difetto procedurale, le carte erano tornate alla Procura e il nuovo assegnatario del fascicolo, il pm Paolo Piras, aveva cambiato impostazione giuridica. E accusato i quattro imputati di reati colposi: una differenza di pena massima, ovviamente in caso di condanna, che sfiora i 15 anni. Il nuovo processo rischiava, visto i tempi della giustizia, di non arrivare mai in Tribunale. E così è stato.