Lo studio, pubblicato su Information Systems Journal, ha preso in esame 182 studenti del college, chiedendo loro di riportare le abitudini giornaliere in fatto di utilizzo dello smartphone. Sulla base delle risposte i partecipanti sono stati collocati in diversi gruppi: riflessivi, regolari, altamente coinvolti, fanatici e dipendenti. Dai risultati è emerso che il 7% è stato identificato come 'dipendente', il 12% come 'fanatico'. Entrambi i gruppi hanno sperimentano problemi sociali e sul posto di lavoro, a causa di un bisogno compulsivo di dare sempre una 'sbirciatina' al telefono. Nel complesso questi utenti hanno mostrato segni che potrebbero indicare depressione, isolamento e ansia sociale, timidezza, impulsività e bassa autostima.
Le donne sono apparse più suscettibili a sviluppare dipendenza. "Si può prevedere che la dipendenza aumenterà mano a mano che ci saranno avanzamenti, applicazioni, giochi e gadget" evidenzia Isaac Vaghefi, tra gli autori dello studio.
Vaghefi elenca anche quattro campanelli d'allarme: attenzione a utilizzare la tecnologia come un modo per sfuggire ai problemi o alleviare impotenza, senso di colpa, ansia o depressione. Occhio anche se si ignora ciò che accade realmente per il virtuale, se si controlla costantemente lo smartphone, anche quando non suona o vibra, e se si diventa paranoici quando non lo si ha dietro.