Soldi e sesso per togliere «macumba»: «La mia amica stregata»

Soldi e sesso per togliere «macumba»: «La mia amica stregata»
Giovedì 19 Ottobre 2017, 19:22 - Ultimo agg. 19:25
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«Nel luglio 2015 la mia amica era fuori di testa ed è finita nelle grinfie di quella specie di stregone». Così, questa mattina in Tribunale a Torino, una delle testimoni al processo contro Guido Cattò, 'gurù della pratica indiana dello Krya Yoga, finito alla sbarra con l'accusa di circonvenzione di incapace e violenza sessuale. L'uomo, 69 anni, convinceva donne emotivamente fragili a liberarsi della 'Macumbà con riti indiani in cambio di soldi, ricariche telefoniche, favori personali e, in un caso, di sesso.

«La mia amica non mangiava più, non dormiva, non guidava e quasi non usciva più di casa. Tornando da un viaggio a Berlino aveva avuto anche una forte crisi di panico», continua la teste. «Cattò le aveva detto che era stata colpita da un maleficio, da una 'macumbà, forse da parte di una collega invidiosa. Io, sino ad agosto quando è stata presa in carico dai servizi psichiatrici dell'Asl, l'avevo ospitata in casa mia e le avevo consigliato di non sentire quell'uomo. Ma lei lo chiamava tutte le mattine per raccontargli come stava: lui l'aveva come stregata». A quanto si apprende, la vittima, davanti agli investigatori, ha sempre difeso Cattò. Il pm è Mario Bendoni.
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