Sospetto tetano, la mamma della bimba: «Mia figlia sta male». Per gli esami ci vorranno giorni

Sospetto tetano, la mamma della bimba: "Mia figlia sta male". Per gli esami ci vorranno giorni
Sospetto tetano, la mamma della bimba: "Mia figlia sta male". Per gli esami ci vorranno giorni
Lunedì 9 Ottobre 2017, 16:05 - Ultimo agg. 19:39
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«È un momento difficile. Mia figlia sta male». Chiede riservatezza la mamma della bambina di sette anni ricoverata all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino per un sospetto caso di tetano. Da sabato sera non abbandona un secondo il reparto di Rianimazione, dove la figlia è stata portata in preda agli spasmi e alle convulsioni. Sintomi per i sanitari compatibili col tetano, ma per averne la conferma occorre aspettare l'esito degli esami. «Ci vorrà qualche giorno», precisa la professoressa Rossana Cavallo, Direttrice dei laboratori di Microbiologia e Virologia universitaria delle Molinette.

Quello che è certo è che la piccola, che reagisce alle cure, non è stata sottoposta alla profilassi contro il tetano. E, a quanto si apprende, nemmeno alle altre vaccinazioni obbligatorie per il decreto Lorenzin. Idem per il fratellino di dieci mesi. Quanto basta per alimentare il dibattito sul tema vaccini. Sono circa 27mila i torinesi inadempienti, quelli cioè che non si sono sottoposti ai vaccini, su un totale di 120mila bambini tra gli 0 e i 16 anni. Il Dipartimento di Prevenzione dell'Asl Città di Torino, come da procedura, ha spedito una lettera ai genitori della bimba, convocandoli il 25 ottobre. Resta da stabilire se decideranno di presentarsi o meno e, quindi, di incorrere in una sanzione.

Subito dopo il ricovero il caso è stato segnalato al ministero e alla magistratura. E intanto non si placano le polemiche. «Le vaccinazioni sono un atto di responsabilità verso figli e comunità», interviene l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, che è anche coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. «Su questo tema le opinioni in contrasto con le evidenze scientifiche e con la tutela della comunità rischiano di essere egoistiche. Chi ha dei dubbi - è il suo appello - ascolti soltanto il pediatra, il medico di famiglia e gli addetti ai servizi vaccinali».

Una «vergognosa strumentalizzazione», per la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Francesca Frediani. «Auguri di pronta guarigione alla piccola e un abbraccio ai genitori - aggiunge la pentastellata -, che non hanno certo bisogno di lezioni da nessuno». Parole «gravi e pericolose» per la deputata Pd Silvia Fregolent, mentre il responsabile Sanità dei democratici, Federico Gelli, punta il dito contro chi fino a ieri ha lavorato per alimentare disinformazione e paura«.

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