Statuetta etrusca venduta su internet
denunciato cinquantenne ternano

Statuetta etrusca venduta su internet denunciato cinquantenne ternano
Martedì 2 Febbraio 2021, 12:25 - Ultimo agg. 17:46
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TERNI I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Perugia, coordinati nell’indagine dalla Procura della Repubblica di Terni ed in collaborazione con i militari del
locale Comando Provinciale dei Carabinieri, hanno sequestrato una statuetta in bronzo di epoca etrusca raffigurante un “Guerriero con elmo”, individuata fra gli annunci di vendita pubblicati sulla pagina di una delle più comuni piattaforme di commercio on-line. L’attività che ha consentito ai militari dello specializzato Reparto dell’Arma che opera in  Umbria di individuare e sequestrare il manufatto di natura archeologica, è il risultato della mirata e costante azione di controllo che viene svolta dai Carabinieri attraverso il monitoraggio  periodico delle piattaforme di commercio on-line.
  E’ infatti tramite le numerose “piazze virtuali”, svincolate dalle rigide regole del mercato ordinario (tracciabilità dei beni e delle transizioni di acquisto) e sempre frequentate da (incauti) appassionati e collezionisti alla ricerca del “Buon affare”, che si possono reperire in vendita oggetti di ogni tipologia, anche di connaturato “Interesse culturale”, che però il più delle volte si rivelano di dubbia qualità o addirittura di illecita provenienza. Considerando che in territori come quello dell’Umbria, caratterizzati dalla presenze di vaste aree di interesse archeologico, è molto probabile rinvenire oggetti del passato rimasti per anni sepolti e occasionalmente tornati alla luce, ovvero ritrovati e recuperati illegalmente nel corso  2
di ricerche non autorizzate compiute con l’utilizzo di metal detector, i Carabinieri del TPC,  oltre al consueto controllo dei siti archeologici, effettuato con periodici sopralluoghi volti a  verificarne l’integrità e contrastare il fenomeno degli scavi clandestini, operano sistematicamente anche il monitoraggio del web per intercettare e impedire l’illecita vendita di
manufatti di natura archeologia provento di tali attività vietate dalla legge.
Gli investigatori, analizzando i numerosi annunci, si sono imbattuti e posto l’attenzione
all’inserzione che indicava una “Statuina in bronzo originale etrusca” corredata di alcune
immagini del manufatto che, per tipologia, materiale e fattezza poteva essere riconducibile ad
un rinvenimento effettuato sul territorio; ciò confermato anche dal fatto che reperti votivi di
analoga caratteristica figurativa sono presenti nelle più importanti collezioni museali locali.
Attraverso il nickname è stato possibile individuare l’utente, un cinquantenne incensurato
originario e residente nel ternano. Gli approfondimenti successivi, compiuti avvalendosi della
competenza dei funzionari archeologi della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio
dell’Umbria e della collaborazione dell’Arma Territoriale, hanno consentito di ottenere
conferma circa l’autenticità del reperto nonché riscontrarne l’illecita detenzione. La
conseguente ed immediata comunicazione delle risultanze investigative all’Autorità Giudiziaria
ha portato all’emissione del decreto di perquisizione e sequestro eseguito nei giorni scorsi
presso l’abitazione dell’indagato chiamato a rispondere del reato di ricettazione in relazione
all’impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo stato, non tanto per il valore
dell’oggetto trovato in suo possesso, quantificato in qualche centinaia di euro, quanto per l’aver
posto in commercio un bene culturale costituente, per sua natura, patrimonio indisponibile di
proprietà dello stato

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