Strage Viareggio, Moretti condannato a 7 anni

Strage Viareggio, Moretti condannato a 7 anni
Martedì 31 Gennaio 2017, 10:12 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 20:56
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Tutti colpevoli. L'allora amministratore delegato di Fs Mauro Moretti è stato condannato a 7 anni di carcere e sette sono gli anni inflitti anche a Michele Mario Elia, ex ad di Rfi. Questa la sentenza di primo grado per la strage di Viareggio del 29 giugno del 2009 che costò la vita a 32 persone. Numerosissimi furono i feriti.

L'accusa aveva chiesto 16 anni per Moretti e 15 per Elia. Per tutti gli imputati per la strage alla stazione di Viareggio le accuse andavano, a vario titolo, da disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose.​

 



Quel giorno un treno merci carico di gpl esplose nella stazione di Viareggio, causando la morte di 11 persone e quella successiva, per ustioni, di altre 21. La tragedia poco prima di mezzanotte, quando il treno merci 50325 Trecate-Gricignano, con il suo convoglio di 14 carri cisterna contenenti gas propano liquido, mentre viaggiava a circa 90 km orari, deragliò per cause legate al cedimento del carrello del primo carro cisterna, che trascinò fuori dai binari altri quattro carri.

Solo dal primo carro, la cui cisterna viene perforata da un picchetto di tracciamento curva posizionato lungo la massicciata, fuoriuscì il gas gpl che al contatto con l'ossigeno e alla prima possibilità d'innesco s'incendiò. I danni furono immediati e 11 persone morirono in pochi minuti, investite dalle fiamme o travolte dal crollo degli edifici; altre due persone rimasero stroncate da infarto e decine ferite; di esse molte rimasero gravemente ustionate, e la maggior parte morì, molti anche a distanza di diverse settimane dall'incidente.

Moretti, secondo quanto spiegano i suoi avvocati, è stato assolto come amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ma i giudici hanno disposto la sua condanna come ex amministratore delegato di Rfi. Lo spiegano i suoi legali. Tra le società imputate assolti anche Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, mentre vengono condannate Rfi e Trenitalia.

La sentenza arriva dopo sette anni e sette mesi dall'incidente. Il collegio giudicante era presieduto da Gerardo Boragine e composto fa Nidia Genovese e Valeria Marino. Un breve applauso ha salutato, dopo qualche minuto dalla lettura, la sentenza.

«Esprimo parziale soddisfazione per l'assoluzione di Mauro Moretti nella sua veste di amministratore di Fs e di Ferrovie dello Stato», ha detto l'avvocato Armando D'Apote, legale sia di Moretti che di Fs, che subito dopo ha aggiunto di registrare «come scandaloso l'esito del processo e rilevo il frutto del populismo che trasuda dalla sentenza», ha concluso.


«Delusione? Certo, a caldo, condanne a 7 anni, che sono meno della metà delle richieste della Procura, lasciano spazio alla delusione e all'amarezza. Ma bisogna anche capire come mai i giudici hanno emesso la sentenza con queste condanne», ha detto Marco Piangentini, presidente dell'associazione «Il Mondo che Vorrei», che riunisce i familiari delle vittime della strage. Per il legale la sentenza nel suo complesso «fa emergere l'esistenza di un sistema di sicurezza ferroviaria che non funziona». «Se loro si dichiarano innocenti - ha aggiunto Piagentini - possono benissimo rinunciare alla prescrizione e dimostrare la loro innocenza nel processo».

«La sentenza di Viareggio lo urla senza possibilità di smentita: è stato condannato il sistema di sicurezza del trasporto merci in Italia. Quello di Viareggio non è stato un incidente ma un omicidio di Stato»: è il commento dei parlamentari delle Commissioni trasporti di Camera e Senato del Movimento 5 stelle. «Noi lo abbiamo detto e ribadito: l'intero sistema è sotto accusa e oggi condannato. Le pene sono state dimezzate rispetto alle richieste dell'accusa ma i vertici di Rfi sono stati condannati. Adesso ci aspettiamo le dimissioni di Moretti da Leonardo e una presa di distanza immediata e inequivocabile rispetto ai dirigenti condannati - chiede Diego De Lorenzis, deputato M5S in Commissione Trasporti -. Non lasceremo mai sole le famiglie delle vittime, di questa strage di Stato - scrive su Facebook la senatrice Sara Paglini che era a Lucca accanto alle vittime per ascoltare la lettura della sentenza - Combatteremo ancora, perché il secondo grado non vanifichi questa lunga lotta. Mauro Moretti, nominato Cavaliere del lavoro da Napolitano un anno dopo quella strage e successivamente promosso da Renzi a capo di Finmeccanica, dichiari immediatamente che rinuncerà alla prescrizione - sottolinea in un post su Facebook il deputato Alfonso Bonafede, della Commissione Giustizia -. Un abbraccio va a tutti i familiari delle 32 vittime di quella strage che hanno atteso ben sette anni e sette mesi prima di arrivare alla sentenza di oggi. A loro che hanno creduto, senza se e senza ma, nella giustizia, lo Stato deve dare una risposta inequivocabile: una legge che impedisca che i reati per i quali è iniziato un processo possano cadere in prescrizione». 

Dopo la condanna di Moretti, che oggi è amministratore delegato di Leonardo, il titolo dell'azienda della difesa a controllo pubblico ha ceduto il 2,3% in Borsa. 

 

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