Studentesse di terza media a scuola ubriache.
Prof furioso: "Puzzate di alcol". E chiama il 118

Studentesse di terza media a scuola ubriache. Prof furioso: "Puzzate di alcol". E chiama il 118
Giovedì 4 Febbraio 2016, 17:35 - Ultimo agg. 5 Febbraio, 09:12
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A scuola ubriache. Puzzavano di alcol e non si reggevano in piedi già alle 10 del mattino. Eppure tre ragazze avuto comunque il coraggio di presentarsi in classe, una terza media della Valpolcevera. Le loro pessime condizioni non hanno fatto esitare i prof dal chiamare subito pronto soccorso e genitori. Una delle studentesse, la più grande e più grave, è stata trattenuta qualche ora in ospedale. A riportare la notizia Skuola.net.

SOSPENSIONE PER TUTTE. FORSE Fortunatamente tutto si è concluso senza drammi. Si è trattato solo di una bravata di tre ragazze dai 13 ai 16 anni. Una bravata che ha comunque allertato le forze dell'ordine che si sono dovute presentare alla scuola media per registrare l'accaduto e che ha fatto alzare la voce di mamma e papà, ma anche di preside e insegnanti. Infatti, la sospensione per le tre è quasi scontata, ma il Consiglio di disciplina deciderà il 4 febbraio in giornata.

COSA È SUCCESSO? Le studentesse in questione sarebbero dovute arrivare a scuola per le 10 a causa di un'assemblea, ma si sono date appuntamento prima. Si sono poi recate al supermercato dove la più grande avrebbe acquistato una bottiglia di grappa che hanno bevuto insieme. Poi con tutto quell'alcol in corpo sono entrate a scuola. Le collaboratrici scolastiche hanno notato subito qualcosa che non andava. Le ragazze barcollavano troppo e per questo sono state fermate e chiamati i loro insegnanti.

LA PAROLA AL PRESIDE "Per il momento abbiamo parlato dell’accaduto solo con i compagni di classe delle ragazze - spiega la vice preside dell'istituto dalle pagine de Il Secolo XIX - ma come già fatto in passato proseguiremo con gli incontri informativi sui rischi legati a cattivi stili di vita: l’alcol, il fumo, la droga". "L’aspetto più preoccupante della vicenda è quello della salute - aggiunge invece il preside - e insisteremo su questo punto quando, con il Consiglio di disciplina a cui parteciperanno anche i genitori delle ragazze, decideremo le misure da adottare nei loro confronti".
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