Telefono Azzurro aiuta i bambini
con i giochi e i disegni

Gli operatori di Telefono Azzurro con i bambini sotto le tende
Gli operatori di Telefono Azzurro con i bambini sotto le tende
Lunedì 29 Agosto 2016, 19:06 - Ultimo agg. 20:11
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Hanno perso la casa e i giochi. A volte, purtroppo, anche genitori, fratelli, amici e parenti.
Quando si verifica un evento traumatico, come il terremoto che ha scosso il Centro Italia, i bambini sono i soggetti più  fragili e vulnerabili. Da proteggere.
Lo ricorda Telefono Azzurro che ha preparato una lista di consigli per i genitori. L'associazione sta operando, fin dal primo giorno del terremoto nel parco giochi di Amatrice, attraverso una postazione dove bambini e adolescenti sono accolti da psicologi e volontari specializzati. Inoltre, l'associazione offre supporto specializzato anche attraverso la linea telefonica 114 Emergenza infanzia, attiva 24 ore su 24. La pedita di un genitore, di un fratello, di un amico, di un compagno di classe, per un bambino può essere fonte di una grande sofferenza.

Spesso, dice Telefono Azzurro, gli adulti cercano di celare la realtà della morte agli occhi dei bambini, per un naturale istinto protettivo. Ma per poter superare il difficile momento del lutto, un bambino ha bisogno di adulti con i quali poter parlare della morte, confrontandosi con loro e sviluppando capacità utili ad affrontarla.

Telefono Azzurro raccomanda innanzitutto di lasciare che i bambini parlino della persona scomparsa tutte le volte che ne sentono il bisogno e di ricordare insieme a loro i momenti belli vissuti con la persona cara, che sono parte essenziale dell'elaborazione del lutto. Bisogna aiutarli a raccontare le proprie emozioni, se non con le parole attraverso immagini o storie. Ciascuno ha un diverso modo di soffrire e non ce n'è uno “giusto” per affrontare il lutto: occorre rispettare le emozioni del piccolo e rassicurare i più giovani sulla normalità di sentimenti come la tristezza, il senso di colpa, la paura di morire o di perdere altri membri della famiglia, la rabbia e il riifiuto. Ancora, l'associazione raccomanda di non mentire e non dire mezze verità su quello che accade e di aiutare il bambino a riprendere le normali attività quotidiane. Con i più grandi è bene parlare di funerale, lasciando che esprimano il proprio desiderio o meno di parteciparvi.
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