Anziana terremotata senza casa:
stroncata da malore per disperazione

Anziana terremotata senza casa: stroncata da malore per disperazione
di Maurizio Di Biagio
Sabato 27 Agosto 2016, 15:29 - Ultimo agg. 15:30
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TERAMO - La quarta vittima indiretta del sisma di Amatrice è una donna di 90 anni di Morrice, una frazione di Valle Castellana (Teramo) a pochi chilometri dall’epicentro. Si chiamava Rosina Tanga ed era conosciuta tra quei monti. Non ce l’ha fatta a sopportare tutto il dolore dopo il terribile terremoto di mercoledì scorso e soprattutto dopo aver constatato che la sua abitazione di sempre fosse seriamente lesionata e interessata da un parziale crollo. Non è morta subito. Sono stati i Vigili del Fuoco a soccorrerla ieri mattina per via di un malore.

Il sindaco di Valle Castellana, Vincenzo Esposito, è accorso subito. Nella piccola comunità montana si conoscono tutti in pratica. È rimasto molto toccato dalla vista dell’anziana donna in pessime condizioni. «La sua casa, fonte di ricordi di una vita intera ed ora quasi distrutta dal sisma, l’ha atterrita» ricorda il primo cittadino. «Forse sicuramente per questo motivo se n’è andata, non ha retto all’emozione». È deceduta all’ospedale Mazzoni di Ascoli, città molto più vicina al paese che il capoluogo teramano, soprattutto quando si tratta di sanità. Rosina Tanga stava ripartendo per San Martino, un piccolo centro vicino Acquasanta Terme.

Prima dell’anziana donna, l’Abruzzo aveva pianto altre tre vittime del terremoto. Tra queste spicca la lacerante storia di Marisol Piermarini di appena 18 mesi, rimasta sepolta tra le macerie di Accumoli mentre era rannicchiata sul suo lettino. La mamma Martina, assieme al marito Massimiliano, era sopravvissuta alla sorte fatidica del sisma del nove aprile all’Aquila ed aveva trovato il suo buon retiro, proprio lì, dove la morte stava però attendendo sua figlia. L’altra vittima abruzzese è stata Giampaolo Pace, un carabiniere di origini aquilane, seppellito dalle macerie dell’abitazione familiare ad Accumoli. La sua voglia di relax l’ha pagata cara. Aveva 43 anni: era in servizio dal 2010 al Nucleo investigativo del Reparto operativo. In precedenza era stato a San Demetrio, poi a Rancitelli e, infine, dopo il sisma del 2009, tornato nel capoluogo. Infine la storia del parroco di Civitella del Tronto, don Stefano Iacono. Ad essergli fatale lo spavento per la scossa tellurica che gli ha provocato un infarto.
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