Terremoto, il grido disperato
del parroco di Cittareale: «Neve
e scosse ci seppelliscono vivi»

Terremoto, il grido disperato del parroco di Cittareale: «Neve e scosse ci seppelliscono vivi»
Mercoledì 18 Gennaio 2017, 18:32 - Ultimo agg. 18:41
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RIETI - «Neve e scosse ci seppelliscono vivi. L'unica nostra fortuna è che condividiamo questa sorte. Questo ci ha fatto superare i -18 gradi di qualche notte fa, sapendoci tutti nella medesima condizione e ci spinge alla solidarietà, corresponsabilità ed empatia».

Così don Fabio Gammarota, parroco di Posta e Cittàreale , che dall'auto in cui ha trovato l'unico riparo sicuro, commenta ai microfoni di Radio Vaticana le scosse ripetute di questa mattina. «I nervi finora hanno retto ma siamo stanchi, questa mattina la gente litigava per contendersi la priorità nel mettersi in sicurezza», è la testimonianza di Tommaso Dell'Olmo abitante di Montereale (L'Aquila), epicentro del terremoto, proprietario di un albergo: «Vedo solo neve intorno a me e sento le sirene dei vigili del fuoco. Penso che se non ci avessero abbandonato dopo il terremoto di quest'estate ad Amatrice, se avessero cominciato i lavori di rafforzamento delle case, non avremmo avuto tutti questi problemi. Io comunque mai lascerò il mio paese».
 
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