Terremoto, Salvini e Grillo
contro il governo

Terremoto, Salvini e Grillo contro il governo
Giovedì 19 Gennaio 2017, 11:48 - Ultimo agg. 20 Gennaio, 15:09
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«Nessuna ci ascolta, nessuno sa che esistiamo». Il leader della Lega Nord, in visita nelle zone terremotate e martoriare dal maltempo si fa portavoce dei sindaci della zona accusando il governo di aver effettuato tagli agli enti locali, «imposti da Bruxelles, dal governo Monti». «Ci sono cose imprevedibili - ha detto Salvini a Radio Padania - ma ci sono cose, invece, che si possono prevedere e se i sindaci non hanno spalaneve, mezzi e uomini non possono fare nulla. Sono tre giorni - ha aggiunto - che alcuni sindaci non riescono a contattare l'Enel e interi paesi sono isolati».

«Politicizzare la Protezione civile, affidandola a un ex governatore trombato è stato demenziale», ha attaccato ancora il leader della Lega Nord. «Così si sono create due teste. Solo il Pd poteva farlo», ha spiegato in riferimento alla nomina a commissario per le zone terremotate di Vasco Errani.

«Anche per la tragedia di queste ore torna attualissima la nostra proposta per reintrodurre il servizio civile obbligatorio per sei mesi a livello regionale per garantire adeguata formazione, soccorso e primo intervento alle zone colpite dal sisma e dalla neve. Intervento che in queste ore sarebbe stato fondamentale e che purtroppo è mancato», ha continuato il segretario del Carroccio in visita nelle zone terremotate dell'Abruzzo.

«Non accettiamo più che il governo si nasconda dietro alle lungaggini e alle lentezze della burocrazia. Lui ha il coltello dalla parte del manico e lui può decidere quanto e come accelerare le procedure.La solidarietà degli italiani non può essere fermata dalla lentezza dello Stato, che arriva sempre in ritardo». Così si leggeva ieri sul blog di Beppe Grillo in un post del M5s: «I soldi per il terremoto ci sono: usiamoli».

«Mi limito a lavorare e non faccio polemica ma chiedo rispetto per chi lavora in condizioni proibitive. Chi tocca il sistema tocca il Paese», ha detto oggi il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio rispondendo alle critiche sui soccorsi e sul dopo terremoto. «Chi non ha competenze e critica - ha aggiunto - non fa un buon servizio a chi da mesi lavora ininterrottamente». «Forse non ci si è resi conto che siamo di fronte a due eventi eccezionali che comportano gestioni diverse e coordinate».

«Dal punto di vista operativo terremoto e maltempo esigono risposte diversificate» ha spiegato Curcio. «Per il maltempo si chiede ai cittadini di rimanere in casa mentre per il terremoto le persone vanno fuori - ha aggiunto il capo della Protezione civile - Mettere insieme questi due elementi è estremamente complicato». «Chi non lo capisce - ha proseguito - non fa giustizia a uomini valorosi che si stanno impegnando allo stremo».

«In questo momento bisogna anche evitare le colpevolizzazioni semplificatrici, penso non serva a nessuno, La situazione è oggettivamente difficile». Così mons. Nunzio Galantino, segretario Cei. «Ho parlato con i vescovi delle zone interessate - ha spiegato - e mi dicono che il problema in questo momento non è il terremoto. Il problema è la neve, che non sta permettendo di arrivare dove c'è il terremoto. Per cui Sono effetti collaterali, anzi consequenziali, che rendono ancora più pesante la situazione».

«È importante che in questo momento di difficoltà ci sia la massima sinergia e che le decisioni siano condivise tra le istituzioni ma anche con i cittadini per andare incontro ai bisogni della gente», ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, al termine dell'incontro con i presidenti dei consigli regionali delle aree interessate dal terremoto. Questo «è il momento di dimostrare il "sistema Paese" coordinandosi e collaborando», ha aggiunto la presidente della Camera sottolineando che per un'area altamente sismica «importante ora è la prevenzione, edificare in modo sostenibile con la natura stessa dei luoghi».

«La strumentalizzazione che Salvini e Grillo fanno di un evento tragico e doloroso come è il terremoto che ha colpito il Centro Italia è inaccettabile e indegna. Va condannata senza se e senza ma», afferma Lorenzo Cesa dell'Udc. «Ora - ammonisce - è il momento dell'unità nazionale perché questa tragedia riguarda tutto il Paese. Il terremoto ha colpito un'area vastissima e le condizioni meteorologiche avverse, con la neve alta due metri in molte località, rende tutto più difficile. Non abbiamo bisogno della strumentalizzazione di Grillo e Salvini».





 
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