Orrore a Torino, clochard aggredito e dato alle fiamme in un parco pubblico

Orrore a Torino, clochard aggredito e dato alle fiamme in un parco pubblico
Domenica 29 Ottobre 2017, 09:07 - Ultimo agg. 30 Ottobre, 10:09
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Un clochard è stato aggredito e dato alle fiamme ieri sera a Torino in un giardino pubblico. L'uomo, un romeno di 60 anni, è stato portato all'ospedale San Giovanni Bosco dagli operatori del servizio 118. La polizia sta svolgendo indagini. Il fatto si è verificato ai giardini intitolati a Madre Teresa di Calcutta. Un uomo è stato bloccato e portato in questura.

Presenta ustioni di secondo e terzo grado al volto. L'uomo è in rianimazione all'ospedale San Giovanni Bosco. La prognosi non è stata sciolta. Data la presenza di un edema alla gola, è stato sedato e intubato. Il centro 'grandi ustionati' dell'ospedale Cto non ha dato indicazione al trasferimento. La prognosi non è stata sciolta. Data la presenza di un edema alla gola, è stato sedato e intubato. Il centro 'grandi ustionati' dell'ospedale Cto non ha dato indicazione al trasferimento.

I giardini 'Madre Teresa di Calcutta' sono nel quartiere Aurora, una delle zone del capoluogo piemontese a più forte presenza di immigrati stranieri. «Sono stati degli sconosciuti», ha detto ai soccorritori il clochard aggredito.
Lo si apprende da fonti sanitarie.


Un amico della vittima. «Lui viene qui spesso. Si mette a dormire sulla panchina e c'era anche ieri. Abbiamo bevuto del vino tra le 16 e le 17, poi sono andato via». È il racconto di Mihai Sogea, un senzatetto amico dell'uomo dato alle fiamme. «Lui - spiega ancora - è un tipo tranquillo. Le persone gli danno da mangiare, gli portano del pane e dell'acqua. Mai avuto problemi. Nessuno ci ha mai infastiditi».

«Purtroppo era un fatto annunciato. Temevano che sarebbe finita in questo modo». Così Luca Deri, il presidente della Circoscrizione 7 di Torino. «Ieri - ha detto - eravamo qui con un gruppo di volontari a ripulire il giardino da cocci di vetri, lattine e immondizia. Sul nostro territorio ci sono problemi analoghi ad altre zone. Sono tanti i clochard che trovano rifugio nel quartiere, ma tanti di loro non accettano di essere ospitati nei dormitori».
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