Tredicesima da un euro per una prof precaria: la busta paga finisce tutta in tasse | Guarda

La tredicesima da un euro
La tredicesima da un euro
Martedì 16 Dicembre 2014, 08:09 - Ultimo agg. 17:52
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FIRENZE - In un periodo contrassegnato dalla crisi economica, la tredicesima è una boccata d'ossigeno per molti.Non certo per Francesca Lippi, 55 anni, insegnante precaria nella scuola primaria dell'istituto comprensivo di Scarperia-San Piero a Sieve, in Mugello. Per lei si è rivelata quasi una beffa. In totale le verrà accreditato un euro. La sua busta paga potrebbe diventare l'emblema di chi denuncia che la tredicesima, quest'anno più che negli anni scorsi, andrà tutta in tasse e che certo non servirà per incrementare le spese sotto Natale.







Quando è arrivata la busta dal ministero dell'Economia e delle Finanze, «sono rimasta prima interdetta e poi incredula» dice la donna. Eppure tutto torna. Per lei, infatti, il totale della tredicesima è di 482,23 euro ma le ritenute per addizionale Irpef e addizionale comunale (la sua prima casa è in Abruzzo), oltre a quelle previdenziali, sono pari a 481,23 euro. Così nel suo conto entrerà esattamente 1 euro. «Mi sento presa in giro. Era meglio se mi dicevano che la tredicesima non mi spettava» prosegue. Una beffa che si aggiunge a quanto già sta subendo come tutti i suoi colleghi a chiamata con graduatoria d'istituto. Francesca ha infatti un contratto a tempo determinato dal 27 ottobre 2014 al 3 febbraio 2015. Per ora, però, non ha visto neppure una mensilità: «Ci hanno detto che verremo pagati a partire da gennaio. Speriamo sia vero». Lei è sposata e ha tre figli, «ma solo il più piccolo, 16 anni, vive ancora con me, gli altri sono ormai grandi. Io non ho grandi problemi ma molti miei colleghi vivono situazioni ben diverse dalla mia».



Nella scuola Francesca ha deciso di rientrare da qualche anno: «Vi avevo lavorato subito dopo il diploma. Poi, per motivi personali, mi sono spostata molte volte e ho iniziato a collaborare come giornalista con alcuni quotidiani. Anche in questo settore sempre e comunque come precaria» spiega sorridendo. «Lavoro 24 ore a settimana, come previsto dal contratto - conclude Francesca -. Non contavo certo sulla tredicesima ma una busta paga così non credevo fosse possibile».