La donna, infatti, come molte altre persone, nei mesi scorsi aveva preso parte agli incontri che i carabinieri del comando provinciale di Siena hanno tenuto in vari comuni mostrando le tecniche più usate dai truffatori e dai ladri.
Informati dell'accaduto ed avvisata la donna che la chiamata ricevuta non era stata fatta dai veri carabinieri ma da qualche truffatore, i militari dell'Arma si sono subito messi alla ricerca dei truffatori, contando sul fatto che avendo fissato l'appuntamento presso la casa della donna, avrebbero dovuto raggiungerla per prendere i preziosi ed il denaro. I militari hanno fatto subito uscire una pattuglia in uniforme ed altri uomini in borghese che hanno iniziato a setacciare in lungo ed in largo il piccolo centro, fino a quando, in un parcheggio fuori dalle mura, hanno individuato una vettura con a bordo due soggetti che hanno immediatamente attirato la loro attenzione. Quando i militari si sono avvicinati, uno degli occupanti, con fare sprezzante, è sceso dalla vettura e rivolgendosi ad uno dei militari ha detto «uhè marescià, stavate a cerca a nuje?». Condotti in caserma, i due campani, padre e figlio, sono stati sentiti e non hanno saputo giustificare la loro presenza in maniera plausibile. Entrambi con precedenti, i due sono stati denunciati in stato di libertà per tentata truffa.