Via Marina, niente soldi
Si fermano i lavori

Via Marina, niente soldi Si fermano i lavori
di Pierluigi Frattasi
Mercoledì 18 Gennaio 2017, 00:00 - Ultimo agg. 12:08
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Casse a secco a Palazzo San Giacomo e pagamenti alle ditte col contagocce. Si allungano i tempi di consegna di via Marina. Le aree dei cantieri dovevano essere rilasciate ieri. Invece, sono ancora lì. Nonostante il lavoro incessante degli operai, anche sotto la pioggia, il termine del 17 gennaio è stato sforato. Così, anche ieri mattina, l’asse costiero è stato preso d’assalto dagli automobilisti che dall’autostrada cercano di raggiungere disperatamente il centro cittadino.
 


Traffico in tilt e clacson impazziti per oltre un’ora. Anche le ambulanze del 118 a sirene spiegate sono rimaste imbottigliate nella selva di auto. Solo verso mezzogiorno, la strada ha cominciato a liberarsi. Purtroppo, a quanto filtra dal palazzo, nelle ultime settimane si sono verificati dei rallentamenti. Il motivo? Il Comune non ha soldi in cassa. Da qui, i ritardi nel saldo delle spettanze alla ditta appaltatrice, che, a sua volta, ha difficoltà a procedere con gli ordini di acquisto per il materiale.
 
 

Sugli 8 milioni di euro di lavori certificati finora dalla ditta, infatti, Palazzo San Giacomo avrebbe erogato solo 6,5 milioni. Il problema, spiegano dal Municipio, è legato al complesso e lungo iter dei fondi europei, che prevede prima l’esecuzione dei lavori, poi la certificazione da parte dell’azienda, e quindi l’invio delle carte alla Regione, che deve sbloccare le risorse, consentendo così al Comune di liquidare le fatture. I lavori, però, non sono fermi. Anzi, in questi giorni, nonostante il maltempo, si sta procedendo. Gli operai sono al lavoro su tutta la tratta. Ieri mattina, diverse squadre erano attive sia all’altezza del parcheggio Brin che sul tratto di via Ponte dei Granili. Il problema principale emerso negli ultimi mesi è legato all’installazione dei pali del tram, che, in alcuni casi, vanno ad insistere sui sottoservizi, rendendo inevitabili delle varianti al progetto. Lunedì, c’è stato l’ultimo sopralluogo tecnico degli ingegneri proprio per fare il punto della situazione. Sono stati ispezionati i cunicoli delle fognature sul lato del ponte dei Granili. Quasi ultimato, intanto, il cantiere di via Vespucci. Mancano solo la corsia preferenziale e la linea di trazione del tram. Ci vorranno altri 2 mesi. La svolta per il traffico arriverà con l’apertura della rotatoria del deposito di Stella Polare, che consentirà a chi proviene da piazza Municipio di immettersi direttamente su corso Lucci. Sarà creata una copertura, sulla rotatoria, a protezione del percorso dei tram. Poi, bisognerà mettere mano alle rifiniture, rifare i marciapiedi nell’ultimo tratto di via Ponte dei Francesi e disegnare la nuova segnaletica. Per metà anno, questa la previsione, sarà tutto completo. «Bisogna fare presto – ammonisce Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti -. I lavori si stanno protraendo da troppo tempo e ulteriori ritardi non sono più tollerabili per la cittadinanza. Il Comune salderà la spettanze. I ritardi nei pagamenti sono legati all’iter dei fondi europei che è lungo. Ma la ditta può già procedere tranquillamente ad effettuare gli ordinativi necessari». Intanto, assessori, dirigenti e società il 24 gennaio saranno in commissione Mobilità per relazionare sull’avanzamento dei cantieri. Cresce, nel frattempo, l’esasperazione di residenti e automobilisti. «I lavori - racconta il benzinaio Mario Grillo - dovevano già essere finiti. Invece, dalle 7 alle 11 e dalle 17 alle 21, la strada si trasforma in un imbuto infernale. Ci vogliono 3 quarti d’ora per arrivare a piazza Municipio.

L’altro giorno, per rispondere ad un pronto intervento, gli operatori del 118 sono stati costretti a scendere dall’ambulanza bloccata nel traffico e percorrere gli ultimi metri a piedi». «A causa del traffico  - spiega Mario Esposito, residente - l’attesa dei bus è interminabile.
Il 254 e il 154 passano col contagocce. Chi vive a via Reggia di Portici deve aspettare anche 30-40 minuti». «Per non parlare del tram - incalza Luigi Cassini, edicolante di piazza Sant’Erasmo - la linea 4 è ferma da due anni. Bloccate anche le linee 1 e 2 che partivano da San Giovanni e andavano a Poggioreale. I lavori dovevano finire in 6 mesi e invece siamo già a un anno e mezzo. E mancano ancora i marciapiedi. Ad agosto, i responsabili del cantiere ci hanno avvertito che dovranno spostare attività e tavolini per fare il restyling. Ci vorranno altri 6 mesi». «Noi commercianti siamo tutti in grande difficoltà – commenta Antonio Oliva, di Ricambi Sadef -. Va bene ristrutturare la strada, ma le istituzioni accelerino i lavori e soprattutto mantengano alta l’attenzione anche dopo, riqualificando anche i palazzi comunali, magari in sinergia con l’Iacp, e garantendo il decoro». Concorda Carmela Pistucci, dell’omonima tabaccheria: «Prima dei lavori, vendevo 600 biglietti del bus a settimana, ora arrivo a stento a 100. I bar hanno dovuto licenziare il personale. Questi cantieri ci stanno rovinando».

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