Pubblica amministrazione: dai licenziamenti alle partecipate, parte voto riforma

Pubblica amministrazione: dai licenziamenti alle partecipate, parte voto riforma
Domenica 1 Marzo 2015, 19:04 - Ultimo agg. 20:24
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La riforma della Pa entra nel vivo. «Da mercoledì si vota» in commissione Affari costituzionali del Senato, twitta il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. L'auspicio è che il ddl delega - che affronta diversi capitoli, dai licenziamenti alle società partecipate ed alle visite fiscali - venga approvato da Palazzo Madama in tre settimane, per poi arrivare all'ok definitivo prima dell'estate. Contestualmente si sta già lavorando sui decreti legislativi in cui ci sarà anche un riordino delle forme contrattuali ed il superamento, indicato dal Jobs act, dei co.co.co nella Pa «dal 2017», come affermato dallo stesso ministro.



Sarà il nuovo Testo unico del pubblico impiego che, inoltre, dovrebbe chiarire una volta per tutte il rapporto tra regole del Jobs act e statali. Il ddl Madia è all'esame della commissione Affari costituzionali del Senato dall'estate scorsa e, dopo vari stop and go legati ai lavori prima della legge elettorale e poi di altri provvedimenti, lì ora riprende il cammino. Prima di cominciare a votare, si attendono i pareri della commissione Bilancio di Palazzo Madama sugli emendamenti già presentati dal relatore, Giorgio Pagliari (Pd), d'intesa con il governo, che dovrebbero arrivare ad inizio settimana (martedì si riunisce la commissione Bilancio). Ulteriori rilevanti modifiche, per Pagliari non sarebbero in arrivo, almeno da parte sua. Queste le principali novità degli emendamenti firmati dal relatore in accordo con l'esecutivo, su cui da mercoledì si voterà.



LICENZIAMENTI. Si punta all'introduzione di «norme in materia di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti, finalizzate ad accelerare, rendere concreto e certo nei tempi» l'esercizio «dell'azione disciplinare», che come sanzione più grave prevede proprio il licenziamento. L'allontanamento dal posto di lavoro diventerà così più facile. Ruolo cruciale al sistema di valutazione, sia per punire sia per premiare.



MEDICINA FISCALE, VISITE DA ASL A INPS. C'è la «riorganizzazione delle funzioni in materia di accertamento medico-legale sulle assenze dal servizio per malattia» dei dipendenti pubblici, «al fine di garantire l'effettività del controllo, con attribuzione della relativa competenza all'Inps». L'istituto diventerebbe attivo su tutti i settori (lo è già nel privato) accentrando così le funzioni ad oggi svolte dalle Asl.



DIRIGENTI. Si indica il «superamento degli automatismi nel percorso di carriera», per i vertici si passerebbe dagli scatti al merito. Tra i cambiamenti, su cui si sono aperte diverse interpretazioni (c'è di mezzo il danno erariale), la proposta di «rafforzamento del principio di separazione tra indirizzo politico-amministrativo e gestione» con «esclusiva imputabilità» ai dirigenti delle «responsabilità amministrativo-contabile per l'attività gestionale». Secondo il relatore si mira solo a perimetrare le responsabilità della dirigenza, eliminando la possibilità di addebiti quando l'origine dell'atto è politica, senza cambiare nulla per quanto riguarda gli amministratori.



PARTECIPATE. Si delinea una «razionalizzazione» del sistema secondo criteri di «efficienza, efficacia ed economicità», con una «ridefinizione» dei «limiti» per «la costituzione e il mantenimento di partecipazioni» pubbliche.



CAMERE COMMERCIO. Niente più annullamento del diritto camerale (ci si ferma ad una riduzione del 50%) ma il sistema è comunque chiamato a una spending review che porterà a dimezzarne il numero attraverso accorpamenti. Previste anche dismissioni ed una maggiore partecipazione nei meccanismi di nomina.



CARTA DELLA CITTADINANZA DIGITALE.
Si intitola così l'articolo "uno" del ddl, come modificato da Pagliari. Tra i principi volti a informatizzare la Pa, si stabilisce che tutti i presidi dello Stato, incluse le scuole, non saranno prive di un collegamento al web.
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