Panico a Marbella, auto falcia folla: l'incidente dopo una lite tra due gruppi di inglesi

Le auto coinvolte nell'incidente sull'autostrada A-7
Le auto coinvolte nell'incidente sull'autostrada A-7
di Paola Del Vecchio
Lunedì 29 Maggio 2017, 09:49 - Ultimo agg. 14:35
3 Minuti di Lettura

MADRID - Panico ieri sera a Porto Balnus, nella celebre località turistica di Marbella, sulla Costa del Sol, dove un fuoristrada ha falciato la folla nel centro pedonale e provocato almeno 8 feriti, fra i quali un neonato di 12 mesi e la madre. Dopo un rocambolesco inseguimento e l’arresto del conducente e della compagna, entrambi ubriachi e di nazionalità britannica, la polizia ha escluso che si tratti di un attentato terroristico. Ma sarebbe piuttosto conseguenza di una rissa fra due gruppi di inglesi, iniziata davanti a un club e proseguita per strada.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, l’incidente è avvenuto davanti all’Ocean Club, il più noto della Costa del Sol, ieri affollato di celebrità per l’annuale Champagne Party. In origine, una zuffa fra due gruppi di turisti britannici - poi espulsi dalla security del locale - continuata in strada nella Avenida Lola Flores, nella zona pedonale del centro. Fino a quando uno dei partecipanti con una donna si è diretto al parcheggio ed è salito su un fuoristrada, una Audi Q7, che è ha investito il gruppo rivale, provocando almeno tre feriti, per poi darsi alla fuga. Dopo aver saltato un controllo della Guardia Civile, il veicolo ha imboccato l’autostrada A-7, in direzione di Marbella, dove nella folle corsa si è scontrato con altre auto, provocando almeno altri quattro feriti, fra i quali una donna di 35 anni con il suo bebè di appena 12 giorni, soccorsi all’Ospedale Costa del Sol di Marbella. Le loro condizioni non destano preoccupazioni mentre sono critiche quelle di altri due feriti, che restano ricoverati. Nello scontro a catena, è rimasto ferito anche il conducente dell’auto pirata e la donna che era con lui seduta accanto al posto di guida. Entrambi di nazionalità britannica e visibilmente sbronzi, sono stati arrestati dopo essere stati medicati in ospedale e compariranno oggi davanti al magistrato.

Dopo i primi momenti di confusione e allarme, la prefettura locale e le fonti investigative hanno escluso che si trattasse di un attacco terrorista, come quello che il 15 luglio dell’anno scorso trasformò in una notte di sangue e terrore una serata di festa sul lungomare di Nizza, in Francia, quando un tir guidato da uno jihadista dell'Isis falciò a 80 km l’ora la folla riunita a vedere i fuochi d’artificio sulla Promenade des Anglais, provocando una strage di 84 morti, fra i quali 10 bambini.

Dopo il recente attentato alla Manchester Arena, in Spagna è stata aumentata la sorveglianza per il timore che l’ombra lunga del terrorismo islamico possa allungarsi fino alle spiagge della Costa del Sol. Secondo fonti della sicurezza citate dai media britannici, ex agenti delle truppe d’élite addestrati dalle Sas, le forze speciali della British Army, sarebbero stati schierati con la massima discrezione nelle principali località turistiche della penisola iberica tradizionalmente battute da turisti inglesi: con la Costa del Sol e Benidorm, sul versante mediterraneo, anche l’arcipelago delle Canarie e quello delle Baleari.

La missione delle ex forze di élite, che sarebbero state contrattate su iniziativa di tour operator e catene alberghiere da una società britannica leader nel settore della security, sarebbe quella di prevenire attentati sulle  spiagge fra i turisti inermi, con una sorveglianza discreta. Secondo le fonti citate, i team di ex militari selezionati, in borghese e dissimulati fra le legioni di turisti, avrebbero il compito di riprendere eventuali sospetti con telecamere nascoste, collegate direttamente alla polizia spagnola, che potrebbero identificare eventuali terroristi, utilizzando tecnologie di riconoscimento facciale.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA