Arabia Saudita, 20 morti e 100 feriti nell'attentato alla moschea sciita

Arabia Saudita, 20 morti e 100 feriti nell'attentato alla moschea sciita
Venerdì 22 Maggio 2015, 16:07 - Ultimo agg. 19:37
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Sono almeno 20 le persone sono morte nell'attentato avvenuto oggi in una moschea sciita nel Nord-Est dell'Arabia Saudita, secondo quanto riferisce la televisione panaraba Al Jazira.

L'attentato, compiuto nella località di Al Qatih, è avvenuto durante la preghiera collettiva del venerdì.

Poche ore più tardi lo Stato islamico (Isis) ha rivendicato l'attentato suicida. Lo si è appreso da uno degli account Twitter che affermano di rappresentare l'Isis. Non è possibile verificare l'autenticità della rivendicazione.



Il governo saudita è «interamente responsabile di questo crimine atroce a causa del suo sostegno ai criminali in molti paesi musulmani e arabi». Lo ha affermato il movimento sciita libanese Hezbollah, commentando l'attentato suicida. «I takfiristi (musulamani che accusano altri musulmani di apostasia) non fanno distinzione tra sunniti e sciiti o tra musulmani e non musulmani quando commettono attentati», ha aggiunto il Partito di Dio libanese.



Hanno l'obiettivo di «provocare una spaccatura tra i figli della nazione» i responsabili dell'attentato. Lo ha dichiarato il gran mufti Abdel-Aziz al-Sheikh, la massima autorità religiosa saudita, in un'intervista alla tv di Stato di Riad.
Il religioso ha quindi definito l'attacco un'azione «dolorosa» e «criminale» contro «figli della patria».






Strage anche in Yemen. È di almeno 13 morti e diversi feriti il bilancio di un altro attentato eseguito sempre contro una moschea frequentata dai ribelli houthi (sciiti) a Sanaa, in Yemen. Lo hanno riferito testimoni citati dall'agenzia d'informazione Dpa, precisando che l'esplosione è avvenuta mentre i fedeli stavano lasciando la moschea, situata nel centro della capitale che i ribelli controllano da settembre. L'attentato è stato rivendicato dallo Stato islamico (Is). Account Twitter legati all'organizzazione jihadista hanno riferito che alcuni affiliati hanno eseguito l'attacco nel quale, secondo l'Is, numerosi ribelli sciiti sono morti o sono rimasti feriti. Lo scorso 20 marzo la filiale dello Stato islamico in Yemen, denominata Wilayat al-Yemen, aveva rivendicato gli attacchi kamikaze contro due moschee sciite a Sanaa, in Yemen, nei quali morirono almeno 35 persone.
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