Bimbo albino trucidato per stregoneria: «Lo hanno trovato senza braccia né gambe»

Bimbo albino trucidato per stregoneria: «Lo hanno trovato senza braccia né gambe»
Mercoledì 18 Febbraio 2015, 15:03 - Ultimo agg. 15:54
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Quando essere bianchi diventa incubo, come se il mondo della discriminazione fosse rovesciato. È il destino degli albini d'Africa, mai realmente accettati dalle popolazioni del luogo.



In Tanzania si è consumata l'ultima macabra tragedia con protagonista un bimbo, Yohana Bahati, trucidato e mutilato per una pratica comune di stregoneria, dove per aggiudicarsi la benevolenza degli dei si donano gli arti, gambe e braccia, degli albini.



Aveva solo un anno il piccolo Yohana quando è stato rapito dalle braccia della mamma. Ha anche due fratellini, anch'essi albini, che fortunatamente non sono stati prelevati insieme a lui. Lo hanno ritrovato tre giorni dopo vicino al villaggio di Ilemela, nel distretto di Chato, senza braccia ne gambe, morto.



Un gesto macabro, condannato dalle Nazioni Unite, che avviene a poca distanza dalle imminenti elezioni. È uso dei candidati rivolgersi alla stregoneria per ottenere l'appoggio degli dei. Per farlo, e rafforzare la loro candidatura, utilizzano gli arti degli albini per incantesimi e altre pratiche. Per questo motivo vengono vendute a caro prezzo, come merce rara. Negli ultimi anni in Tanzania, infatti, sono stati ammazzati oltre 70 albini.