L'arrivo in Scozia è la prima tappa di un tour della May nelle quattro nazioni prima dell'avvio della Brexit, previsto per mercoledì. Il faccia a faccia con la Sturgeon avviene dopo che la premier scozzese ha chiesto un secondo referendum sull'indipendenza, proposta che il parlamento di Edimburgo, ostile alla Brexit, si prepara ad approvare domani. La May rimarrà comunque ferma sulla posizione che «ora non è il momento» per il referendum, precisano fonti di Downing street citate dal Guardian. La Scozia vorrebbe invece votare prima della fine dei due anni di negoziato per giungere alla Brexit.
Oggi il governo di Londra attiverà l'articolo 50, consegnando una lettera di 7-8 pagine al presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk.
Seguirà una dichiarazione della May ai deputati. Giovedì il governo presenterà un libro bianco per spiegare come intende abrogare l'European Communities Act del 1972 e trasformare in leggi britanniche i provvedimenti in vigore nel paese in virtù dell'appartenenza all'Ue. Questa operazione, nota come «la legge della grande abrogazione» (great repeal bill), dovrebbe avvenire con un uso estensivo dei «poteri di Enrico VIII» che permettono di modificare le leggi con ordini esecutivi senza passare per il parlamento. Ma il leader laburista Jeremy Corbyn ha già detto che si opporrà a dare tanto potere ai ministri. «Non credo che Enrico VIII sia noto per la promozione della democrazia, l'inclusione e la partecipazione - ha detto ieri all'emittente Itv -. Serve totale trasparenza ad ogni stadio dell'intero negoziato sulla Brexit».