Bruxelles, l'uomo col cappello è il giornalista Faysal Cheffou

Bruxelles, l'uomo col cappello è il giornalista Faysal Cheffou
Sabato 26 Marzo 2016, 13:04 - Ultimo agg. 27 Marzo, 09:21
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È Faysal Cheffou il terzo uomo, quello con il cappello nero nelle immagini delle videocamere, che ha partecipato alla strage dell'aeroporto di Bruxelles martedì scorso. Il suo arresto, con l'accusa di partecipazione ad attività terroristiche, è stato confermato dal giudice incaricato dell'inchiesta sugli attentati. Lo ha identificato il tassista che martedì aveva accompagnato il commando a Zaventem. La procura ha confermato gli arresti anche per Aboubakar A. e Rabah N., tra le persone fermate nei giorni scorsi. Confermato anche l'arresto per l'uomo ferito ieri dalla Polizia alla fermata del tram vicino a Place Meiser, nel quartiere di Schaerbeek: è Abderahman Ameroud. 

Intanto, Mariah Carey ha annullato il concerto previsto domani a Bruxelles per timori relativi alla sicurezza in seguito agli attentati. Era prevista anche una "Marcia contro la paura", promossa su Facebook, con partenza alle 14 in Place de la Bourse, dove è sorto il "memoriale" spontaneo per le vittime, ma dopo l'appello del ministro belga dell'Interno, Jan Jambon, e del sindaco di Bruxelles, Yvan Mayeur, per il rinvio della manifestazione, gli organizzatori hanno deciso di annullarla.

Cheffou è stato fermato giovedì sera e il suo arresto è stato confermato ieri dopo un lungo interrogatorio. È stato identificato grazie alla testimonianza chiave del tassista che martedì aveva accompagnato il commando a Zaventem. Il tassista ha riconosciuto Faisal Cheffou durante un «confronto all'americana» in cui il conducente ha potuto vedere alcune persone sospettate. L'esame dei filmati delle telecamere di sorveglianza all'aeroporto e in Place Meiser (nel quartiere di Schaerbeek, lo stesso luogo dove ieri è stato ferito e arrestato un uomo alla fermata dei tram) hanno permesso di stabilire che l'uomo era riuscito a fuggire. 

Secondo quanto riferisce il quotidiano Derniere Heure, Cheffou è un giornalista indipendente che ha denunciato, con alcuni video postati in rete, i maltrattamenti subiti dai migranti musulmani in un centro di detenzione per i clandestini. Inoltre, la polizia municipale del quartiere di Ixelles, lo aveva sanzionato a più riprese per averlo scoperto mentre faceva propaganda radicale islamica presso i richiedenti asilo e i "sans papiers" radunati da mesi nel parco Maximilien nei pressi dell'ufficio stranieri della capitale belga.

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