Charlie, i genitori ritirano richiesta di portarlo negli Usa: «Troppo tardi, il trattamento è ormai inutile»

Charlie, i genitori ritirano richiesta di portarlo negli Usa: «Troppo tardi, il trattamento è ormai inutile»
Lunedì 24 Luglio 2017, 15:55 - Ultimo agg. 25 Luglio, 17:15
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I genitori del piccolo Charlie Gard hanno ritirato la richiesta di portare il bambino negli Stati Uniti per un trattamento sperimentale. Tra le lacrime, Chris e Connie hanno comunicato la conclusione della loro disperata battaglia legale per salvare la vita del figlio di 10 mesi, affetto da una grave malattia genetica ritenuta incurabile dai medici.

Si apre così in modo drammatico l'udienza di oggi davanti all'Alta Corte di Londra per esaminare il caso di Charlie, ricoverato al Great Ormond Street Hospital di Londra. Per Charlie è «passato troppo tempo, e il trattamento» sperimentale proposto da un team internazionale «non può ora offrire possibilità di successo». Per questo «i genitori ritirano la richiesta di modificare» la sentenza originale della Corte, che autorizzava l'ospedale a staccare le macchine che tengono in vita il bimbo. Lo ha detto il legale dei genitori di Charlie, Grant Armstrong, mentre i genitori assistono impietriti all'udienza.
 

 

A descrivere il clima nell'aula Joshua Rozemberg, della Bbc. Dunque gli esami effettuati la scorsa settimana hanno confermato «le peggiori paure dei genitori». «Per Charlie è troppo tardi, il danno è stato fatto. Non è più nel migliore interesse del piccolo perseguire questo corso di trattamento», ha detto Armstrong.

«È tempo che vada e che stia con gli angeli», ha sospirato Chris, il padre di Charlie, secondo cui troppo tempo è stato perso nelle aule di tribunale per cercare cure sperimentali. «Non vivrà fino al suo primo compleanno», che è tra due settimane, ha aggiunto in lacrime davanti all'Alta Corte. «Siamo così addolorati per non essere riusciti a salvarti», ha concluso.

In un'aula silenziosa, con i supporter della famiglia Gard pallidi e scioccati, Armstrong ha descritto i risultati degli esami medici, che sono stati esaminati da Michio Hirano, il medico americano che aveva proposto il protocollo sperimentale. Anche «altri esperti» li hanno valutati, ha spiegato il legale. Risultati che sono stati strazianti per i genitori. «Charlie ha subito un'estesa atrofia muscolare», un evento «irreversibile». E neanche con il protocollo ci sono possibilità di un miglioramento, ha detto Armstrong. «Le paure peggiori dei genitori sono state confermate dal team internazionale di esperti».

C'è stata una mediazione con i medici del Gosh, e i colloqui potrebbero continuare domani. «I genitori hanno combattuto per preservare la vita di Charlie quando pensavano che fosse nel suo interesse. Una volta stabilito che non c'era alcuna possibilità medica, hanno accettato il consiglio legale di ritirare i procedimenti» davanti alla giustizia, ha detto Armstrong. Quanto alle minacce di morte per medici e infermieri del Great Ormond Street Hospital, «i genitori riconoscono che il caso ha causato delle controversie. E hanno sempre condannato le minacce» rivolte alle persone coinvolte. «È degno di una tragedia greca che debbano ritirarsi adesso. Si è persa la finestra di opportunità per il trattamento» sperimentale. A questo punto il denaro raccolto dai genitori per trattare il piccolo non andrà perso. «I genitori vogliono dar vita ad una fondazione». Perché altri pazienti con malattie mitocondriali possano beneficiare di un trattamento «il più precoce possibile».

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