Il marito la tradisce: lei uccide il figlio e si spara: «L'ho fatto per vendetta»

Asher Lesyshen-Kirlan e Michael Kirlan
Asher Lesyshen-Kirlan e Michael Kirlan
di Federica Macagnone
Giovedì 21 Agosto 2014, 16:45 - Ultimo agg. 22 Agosto, 10:13
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Gli spari nella notte, la corsa verso la stanza del figlio e un solo rimpianto che si porterà per tutta la vita: non essere riuscito a salvare il suo bambino dal piano di morte della madre.



Michael Kirlan, 47 anni, aveva deciso che non poteva più vivere nella menzogna. Una volta tornato nella sua casa di Steamboat Springs, nel Colorado, avrebbe raccontato tutto alla moglie, Lisa Lesyshen, 47 anni: aveva una relazione con un'altra donna e voleva andare via di casa. Quella sera avevano parlato e lei era andata su tutte le furie: le cose non andavano bene da qualche tempo, ma affrontare un divorzio comportava una serie di preoccupazioni. Una su tutte: i soldi. Lisa sembrava impazzita all'idea che il marito non si sarebbe preso più cura di lei e del figlio. E, nonostante le rassicurazioni di Kirlan, la moglie era distrutta. La conversazione si era chiusa bruscamente e il clima in casa era diventato insostenibile. Ma niente faceva pensare al disegno di morte che stava pianificando: un omicidio-suicidio.



Due giorni dopo la confessione del marito, Lisa, la notte del 29 maggio 2013 , aveva deciso che lei e il piccolo Asher, 9 anni, dovevano morire. Il marito li lasciava e loro avrebbero lasciato questo mondo. Alle 3 di notte Michael è stato svegliato da una serie di colpi di postola: quando è arrivato in camera del figlio, il bambino era in una pozza di sangue. La donna aveva sparato 5 colpi alla testa del bambino a distanza ravvicinata, uno al torace e uno alla gamba. Asher è morto poco dopo per emorragia. «Perché lo hai fatto?» ha gridato il marito in lacrime. «Per farti del male» ha risposto la donna. Poi ha voltato le spalle al figlio e all'uomo e si è diretta in un'altra stanza per suicidarsi: un colpo di pistola al collo che non l'ha uccisa ma l'ha costretta su una sedia a rotelle per tutta la vita.



In cucina la donna aveva lasciato un biglietto per il marito: «Ricordati che sei il responsabile di quello che è successo e tu sei la persona che ha causato tutto questo. Lisa e Asher»



In tribunale a Deven, in un primo momento, la donna si era dichiarata non colpevole per infermità di mente, ma poi aveva deciso di confessare l'omicidio del figlio. In queste ore la sentenza: rimarrà dietro le sbarre per 40 anni.