Datagate, lo scandalo si allarga: spiati anche Almunia, Olmert, varie ong, Unicef e Onu

Datagate, lo scandalo si allarga: spiati anche Almunia, Olmert, varie ong, Unicef e Onu
Venerdì 20 Dicembre 2013, 19:29 - Ultimo agg. 21 Dicembre, 18:30
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Lo scandalo delle intercettazioni degli Usa non smette di allargarsi. Anche ong e organizzazioni internazionali, come Onu, Unicef e Mèdecins du Monde - la ong francese che fornisce assistenza sanitaria nei teatri di guerra fondata da Bernard Kouchner - erano oggetto del programma di sorveglianza dei servizi Usa e Gb, Nsa e e Gchq, stando a nuovi documenti riservati citati dal Guardian.



Secondo quanto rivelato dal quotidiano britannico, è nutrita la lista di obiettivi nell'ambito dei programmi di sorveglianza di Nsa e Gchq, che per l'agenzia britannica era un'operazione condotta principalmente da una "base d'ascolto" non lontano dalla cittadine costiera della Cornovaglia Bude. Una struttura - scrive ancora il Guardian - che riceve consistenti fondi dalla Nsa per operazioni congiunte di sorveglianza transatlantica. Queste ultime rivelazioni, che fanno ancora parte dei documenti forniti da Edward Snowden, sono il frutto di un'indagine condotta in collaborazione tra Guardian, New York Times e Der Spiegel. Come fa anche il quotidiano americano, il Guardian riferisce che nella lista degli "spiati" risultano tra gli altri anche il commissario Ue Joaquin Almunia e l'ex premier israeliano Ehud Olmert. Aggiunge tuttavia dettagli su come le agenzie d'intelligence, quella britannica in particolare, sorvegliasse alcuni edifici governativi tedeschi con l'obiettivo in particolare di mnonitorare comunicazioni tra la Germania e la Georgia e la Germania e la Turchia. Non un dettaglio che rischia di creare a dir poco imbarazzo tra Londra e Berlino. Oggetto del programma di sorveglianza risulta essere anche il gigante della difesa francese Thales Group.




L'Nsa americana ha spiato l'allora premier israeliano Ehud Olmert e il vicepresidente della Commissione europea Joaquin Almunia. Lo scrive il New York Times online.



In una lista di mille obiettivi dei servizi di intelligence di Usa e Gb c'erano oltre all'ufficio dell'ex premier israeliano e del responsabile Ue per la concorrenza e gli aiuti di Stato, organizzazioni internazionali, e altri alleati, secondo quanto rivela il New York Times citando nuovi documenti segreti.




La portavoce della Commissione Le nuove rivelazioni sullo spionaggio Nsa contro il responsabile Ue per la concorrenza Joaquin Almunia «sono inaccettabili e meritano la più forte condanna». Lo dichiara la portavoce della Commissione, Pia Ahrenkilde, precisando che «solleveremo la questione con le autorità di Stati Uniti e Gran Bretagna».



«Questo pezzo di informazione fa seguito ad una serie di altre rivelazioni che, come abbiamo chiaramente detto in passato, se sarà provato che sono vere, sono inaccettabili e meritano la nostra più forte condanna - ha dichiarato la portavoce della Commissione europea - Questo non è il tipo di comportamento che ci aspettiamo dai nostri partner strategici, per non parlare di un nostro stato membro». La questione è stata già trattata nei gruppi di lavoro costituiti con gli Stati Uniti - ha aggiunto Pia Ahrenkilde - La Commissione ha recentemente adottato una Comunicazione con una serie di misure necessarie per ristabilire la fiducia nelle relazioni transatlantiche. Allo stesso modo salutiamo il processo di revisione delle procedure interne che l'amministrazione degli Stati Uniti sta conducendo sulle sue attività di intelligence. Confidiamo che questo porti ad una raccolta di informazioni che rispetti le nostre democrazie e i diritti fondamentali dei nostri cittadini. La Commissione solleverà la questione di queste nuove accuse con le amministrazioni di Stati Uniti e Gran Bretagna
».



Il vicepresidente della Commissione Ue e capo dell'Antitrust europeo, Joaquin Almunia si dice «fortemente turbato» dalle rivelazioni di Guardian e Nyt sullo spionaggio ai suoi danni in almeno due occasioni, nel 2008 e 2009. Almunia, intervistato dal Nyt, afferma di non sapere cosa gli 007 cercassero e di aver avviato delle verifiche sulle proprie agende per capire dove si trovasse e cosa facesse mentre veniva intercettato.
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