Europee, da domani si vota in Olanda e Regno Unito: sovranisti alla prova del fuoco

Europee, da domani si vota in Olanda e Regno Unito: sovranisti alla prova del fuoco
Europee, da domani si vota in Olanda e Regno Unito: sovranisti alla prova del fuoco
Mercoledì 22 Maggio 2019, 18:27 - Ultimo agg. 23 Maggio, 12:13
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Sovranisti e populisti alla prova del fuoco a partire da oggi, quando il Regno Unito e l'Olanda apriranno le danze delle elezioni europee. Una tornata elettorale di quattro giorni che si chiude domenica alle 23 e coinvolge circa 427 milioni di europei. Un voto cruciale per l'Unione europea. La carica degli euroscettici pone infatti l'Ue di fronte a varie incognite, a partire dall'astensionismo, ma soprattutto ad una scelta: trasformarsi o replicarsi, mantenere lo status quo o cogliere le sfide rinnovandosi. Dalle urne potrebbe venire fuori una maggioranza diversa da quella attuale o nuovi equilibri trasversali che rifletteranno le tensioni che hanno caratterizzato l'ultima legislatura, dai migranti al rigore economico, alle tensioni internazionali e al rapporto con Mosca.

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* NAZIONALISMI E POPULISMI. - Focalizzano le divergenze in campo e disegnano un'Europa sempre più frammentata a cominciare dal Regno Unito, dove il voto di domani si configura come una sorta di referendum tra chi spinge sull'acceleratore della Brexit, come il nuovo partito di Nigel Farage, o chi si oppone al divorzio dall'Ue, come i LibDem e Change Uk. Un discorso simile coinvolge anche la Francia, con il duello fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, capofila con Matteo Salvini della galassia sovranista europea. Osservata speciale in questa prospettiva c'è l'Italia, ma anche l'Austria dopo l'affaire Strache. Nella mappatura delle inquietudini europee anche due dei più importanti Paesi dell'asse Visegrad: la Polonia, dove si profila una battaglia fra le forze europee contro la coalizione al governo guidata dal Pis di Jaroslaw Kaczynski, e l'Ungheria di Viktor Orban, il cui voto viene visto come un referendum sulle politiche del premier, il cui partito Fidesz sospeso dal Ppe resta la testa di ponte per un'alleanza con i sovranisti.

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* NON SOLO EUROPEE. - Il voto per l'Europarlamento in diversi Paesi sarà associato ad altre consultazioni. In Belgio si terranno le politiche. Venerdì gli irlandesi saranno chiamati alle urne anche per il referendum sul divorzio e le elezioni locali. Domenica toccherà alla Spagna per le amministrative che interesseranno Barcellona, tra l'altro, e per le regionali in 12 comunità autonome. La Lituania si pronuncerà sul secondo turno delle presidenziali e la Romania sul referendum per la riforma della giustizia. In Germania si voterà alle municipali in alcuni laender. Regionali anche in Grecia.

* RISCHIO ASTENSIONISMO. - Le scorse europee, nel 2014, hanno fatto registrare la più bassa partecipazione di sempre.

Per scongiurare il rischio, il Parlamento europeo ha lanciato una campagna ad hoc: 'Stavolta votò, un hashtag che diffonde spot che invitano a votare, oltre ad informazioni su quello che l'Europa ha fatto per i cittadini nell'ultima legislatura. Anche i 400 attori e registi sono scesi in campo a Cannes con il manifesto per un'Europa libera e democratica.

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