Ex Arcivescovo Canterbury: ritiriamo passaporto del Regno unito ai terroristi britannici

Ex Arcivescovo Canterbury: ritiriamo passaporto del Regno unito ai terroristi britannici
di Federico Tagliacozzo
Lunedì 25 Agosto 2014, 13:32 - Ultimo agg. 13:43
3 Minuti di Lettura
Ai terroristi britannici dell'Isis bisogna ritirare il passaporto. E' questa la proposta choc dell'ex arcivescovo di Canterbury Lord George Carey che segue di pochi giorni le notizie riguardanti il boia inglese che ha decapitato un giornalista americano.



Islam. «L'avanzata minacciosa dello Stato Islamico (Isis) non deve pregiudicare i rapporti degli occidentali contro i musulmani e la fede islamica. Quando ero aviatore in Egitto e Iraq ho potuto apprezzare la gentilezza e la bontà di molti musulmani. Tre milioni di persone di fede islamica hanno fatto della Gran Bretagna la loro casa. La stragrande maggioranza di questi vive tra noi in pace. Ma c'è un lato oscuro in tutto questo: Il radicalismo islamico sta vivendo un impennata di adesioni. Il suo diffondersi è una minaccia per i nostri valori e lo stile di vita che abbiamo conquistato lottando duramente per secoli».



Barbarie. «Nelle ultime settimane abbiamo avuto notizie documentate di atti di violenza barbara tra cui crocifissioni e decapitazioni accompagnate dall'avanzare dell'Isis - prisegue il vescovo - La cosa scioccante è che 500 di questi assassini e stupratori sono britannici e altri 1.500 sono europei. Il più giovane tra questi ha solo 13 anni e ha viaggiato per il Medio Oriente dal Belgio, con il fratello maggiore.

E' spaventoso il fatto che il giovane britannico che potrebbe aver decapitato il giornalista Usa non è il primo nostro connazionale ad aver compiuto un atto del genere. Era infatti britannico anche l'assassino del giornalista Daniel Pearl
».



Iraq. «Il mio buon amico Canon Andrew White, noto come vicario di Baghdad, ha visto molti dei suoi parrocchiani uccisi. Mi ha detto che solo l'altro giorno un bambino da poco battezzato è stato tagliato in due da terroristi Isis. Lui e gli altri leader della Chiesa in Iraq stanno assistendo al genocidio della comunità cristiana del Paese. Questi terroristi stanno uccidendo anche altri musulmani, come quei sunniti che non condividono la loro visione belligerante del mondo».



Ritirare i passaporti.
«Tra questi fanatici ci sono anche dei britannici. Come possiamo rispondere al male che questi giovani connazionali stanno facendo in Medio Oriente dopo che sono stati educati nelle nostre scuole alla tolleranza? Io penso che come prima cosa sia necessario ritirare loro il passaporto. Il provvedimento impedirebbe a tanti giovani di viaggiare e commettere attentati terroristici. A loro deve essere tolto il privilegio che garantisce il nostro passaporto. Per questi individui non c'è posto nella società civile. Solo un governo coraggioso potrà trovare il coraggio di dare vita a questo provvedimento ma ho la sensazione che la maggioranza dei nostri cittadini sia d'accordo con me su questo punto».



Valori. Il secondo passo deve essere quello di recuperare la fiducia nei nostri valori. Troppe persone ultimamente si sono allontanate dalle nostre radici abbracciando il multiculturalismo, l'idea che tutte le culture siano uguali. Questo ci ha portato a tradire le nostre tradizioni solo per dare il benvenuto a questi stranieri sui nostri lidi. Gli stranieri sono stati attratti dal nostro modello di vita e dalle nostre tradizioni democratiche. Spesso essi fuggivano dal totalitarismo e dalle persecuzioni religiose per approdare in un paese con libertà di culto e la separazioni tra i poteri. Il problema è che il multiculturalismo ha portato gli immigrati a costituire delle comunità completamente separate nelle nostre città. Ha portato ai delitti d'onore, alla circoncisione genitale femminile e alla sharia. Non possiamo sottovalutare questi problemi. L'idea migliore che possiamo offrire sono i valori della democrazia liberale per lavorare insieme alle comunità musulmane che denunciano i fanatici. L'islam ha molto da offrire al nostro Paese. Questa per le comunità musulmana è una grande sfida, forse la più grande di tutte. I nostri genitori e i nostri nonni, inclusi tanti musulmani nel Commonwealth, hanno lottato a lungo contro i totalitarismi. Purtroppo l'avvento dell'Isis ci ricorda che la battaglia contro contro questo male è ben lungi dall'essere vinta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA