Lo sciopero di giovedì sarà l'ultimo di una lunga serie di proteste da parte dei lavoratori delle principali catene di fast food americane che lamentano le paghe troppo basse e l'assistenza sanitaria non adeguata. Si prevedono proteste quindi di fronte ai negozi di tutto il paese, principalmente nelle grandi città. La campagna viene portata avanti da diverse coalizioni locali, coordinate da Fast Food Forward e Fight for 15 con il sostegno dei sindacati che chiedono l'aumento di salario per i 4 milioni di americani che lavorano nei fast food.
Nel discorso pronunciato ieri di fronte agli operai di una fabbrica a Milwaukee, ha detto che «l'America si merita un aumento», riferendosi all'aumento del minimo salariale che i repubblicani bloccano al Congresso e sottolineando che l'aumento sarebbe utile per la ripresa economica con la crescita della domanda.
Un argomento che sarà centrale per la campagna elettorale democratica in vista delle elezioni di novembre.
La legge bloccata dai repubblicani, e sostenuta da Obama, intende portare a 10,10 dollari all'ora il minimo sindacale ora a 7,25.