Compra pistola per difendersi nei disordini ma le parte un colpo e si uccide

Compra pistola per difendersi nei disordini ma le parte un colpo e si uccide
di Anna Guaita
Lunedì 24 Novembre 2014, 16:26 - Ultimo agg. 19:27
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NEW YORK - Colpa dello stato di assedio a Ferguson? Una donna di 26 anni, Becca Campbell, aveva appena comprato un'arma.



Pensava di proteggersi dal possibile caos che potrebbe scoppiare quando arriverà la sentenza sull'incriminazione di Darren Wilson, il poliziotto bianco che la scorsa estate ha ucciso Michael Brown, il diciottenne nero disarmato.



Ma Becca, mentre guidava in auto con il compagno ha tirato fuori la pistola, tutta eccitata: «Sono pronta per qualsiasi cosa» ha detto la donna. Ma ha perso il controllo dell'auto, ne ha tamponato un'altra, e nell'impatto le è partito un colpo che l'ha centrata alla testa.



Nella cittadina del Missouri sono schierati da giorni sia FBI, che la Guardia Nazionale, in attesa del verdetto che sarà diffuso 48 ore dopo che il gran giurì l'avrà pronunciato. La polizia è pronta ad usare lacrimogeni e proiettili di gomma in caso di sommossa.



Un sondaggio tra la popolazione locale mostra la radice del problema: il 91% degli abitanti di colore ritiene il poliziotto Darren Wilson colpevole di omicidio, mentre tra i bianchi il consenso scende al 42%. E tuttavia la notte scorsa è stata la prima notte senza arresti da una settimana a questa parte.



Mentre i media di tutto il mondo gridano alla violenza prossima ventura, i leader della protesta siedono a negoziare una soluzione pacifica dopo l'arrivo del verdetto. Bisognerà vedere se la tregua terrà la prova della piazza. Le vendite di armi sono decuplicate, anche se finora l'unica vittima è stata Becca Campbell.