Fidanzati si uccidono lanciandosi sotto un treno. In un video spiegano: «Il nostro amore è osteggiato da questioni culturali»

Charleight Disbrey e Mert Karaoglan
Charleight Disbrey e Mert Karaoglan
di Federica Macagnone
Mercoledì 20 Agosto 2014, 18:13 - Ultimo agg. 21:21
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Vivere insieme o non vivere affatto. Sono morti mano nella mano CJ e Mert, travolti da un treno in corsa alla stazione ferroviaria di Borehamwood, in Inghilterra. I due fidanzatini temevano che la loro relazione non sarebbe mai stata accettata dalla famiglia di lei e così “hanno deciso di stare insieme in un posto diverso”.







Charleight Disbrey, 15 anni, CJ come la chiamavano gli amici, e Mert Karaoglan, 18, avevano iniziato a frequentarsi da solo un mese: lei inglese, lui di origine turca, credevano che il rapporto sarebbe stato ostacolato da “questioni culturali”. Pensavano di aver trovato l'anima gemella e non accettavano di vivere separati: e così hanno deciso di stipulare un patto suicida e di morire lanciandosi sotto un treno.



Lo scorso 17 giugno si sono dati un appuntamento con la morte alla stazione. Il padre del ragazzo, Sukru Karaoglan, ha raccontato che quella mattina il figlio si era alzato prima del solito ed era andato a scuola senza fare colazione e senza parlare con nessuno. Poi era tornato nel pomeriggio e, prima di riuscire, ha raccontato alla famiglia che doveva incontrare degli amici. Quella è stata l'ultima volta che Sukru ha visto suo figlio in vita.



Intorno alle 19, prima di compiere il folle gesto, i due hanno dato l'ultimo saluto agli amici. Mert ha inviato un messaggio a Harry Whitlock: «Mi ha mandato un sms e una foto – ha raccontato il ragazzo – erano insieme e sorridenti. All'immagine erano allegate poche parole: “Trova il mio telefono. Trova il video. Ti voglio bene”».



Nel filmato di pochi minuti i due spiegavano ciò che stavano per fare: avevano deciso di morire perché problemi familiari e culturali gli avrebbero impedito di stare insieme in questa vita: «Ce ne andiamo per poter vivere la nostra storia in un posto diverso».



Oggi, il magistrato Graham Danbury, ha archiviato il caso come suicidio: «Mi sembra che l'intensità dei loro sentimenti gli abbia fatto ignorare le conseguenze delle loro azioni sugli altri, soprattutto sulla famiglia, sugli amici e sul macchinista».



Contro quel treno non si sono spezzate solo le loro vite ma i sogni di due giovani adolescenti. CJ era appassionata di musica: aveva fatto un provino per Britain's got talent e voleva diventare una cantante. Tuttavia era stata travolta dalla depressione, era stata ricoverata per una overdose e aveva manifestato tendenze suicide nell'ultimo mese. Mert era un appassionato di fotografia e avrebbe dovuto prendere la maturità l'anno prossimo. Ma il tempo per loro si è fermato in quella folle corsa alla stazione.