Front National senza pace: Jalkh rinuncia alla presidenza e il suo sostituto viene indagato per incitamento all'odio

Front National senza pace: Jalkh rinuncia alla presidenza e il suo sostituto viene indagato per incitamento all'odio
Venerdì 28 Aprile 2017, 12:35 - Ultimo agg. 29 Aprile, 11:15
2 Minuti di Lettura
Dopo Jean-Francois Jalkh, che ha rinunciato alla presidenza ad interim del Front National per le polemiche su sue presunte frasi negazioniste, un'inchiesta giudiziaria investe Steeve Briois, sindaco di Henin-Beaumont che lo ha appena sostituito. Su di lui e su David Rachline, direttore della campagna di Marine Le Pen, è stata aperta un'inchiesta per incitamento all'odio.

Il tribunale di Bobigny, vicino a Parigi, ha ricevuto una denuncia per messaggi particolarmente aggressivi nei confronti di Stephane Gatignon, sindaco del vicino centro di Sevran, postati su social network da dirigenti del Front National. Gli attacchi al sindaco erano cominciati dopo la trasmissione di un reportage tv su M6 dedicato all'islam e alla partenza di diversi giovani di Sevran per la Siria. Fra i messaggi, uno definisce il sindaco «un'immondizia da sterminare con il resto» e «uno che ha venduto l'anima ai miscredenti salafiti». Invocando, fra l'altro, «una bombetta sulla scuola quando i responsabili sono riuniti e un proiettile per il sindaco». Gatignon aveva presentato una denuncia, corredata di screen-shot che hanno portato all'individuazione di «indizi gravi e concordanti» nei confronti di 11 persone, fra i quali Briois, sindaco del feudo di Marine Le Pen, Henin-Beaumont, e Rachline. 


Quanto a Jean-François Jalkh ha respinto l'offerta di guidare ad interim il Front National ed ha annunciato l'intenzione di sporgere denuncia e difendere il proprio onore dalla polemica che lo ha travolto e lo vede accusato di aver fatto dichiarazioni negazioniste dell'Olocausto nel 2005. Ad annunciarlo è stato Louis Alliot intervenendo questa mattina su Bfmtv e RMC. «Jean-François Jalkh ha rifiutato la missione» di presiedere ad interim il FN. «Vuole sporgere querela e difendere il suo onore», ha spiegato il deputato europeo e compagno di Marine Le Pen. «Lo sostituisce Steeve Briois», sindaco di Hénin-Beaumont e vicepresidente del FN.

Da quando Marine Le Pen ha indicato l'intenzione di farsi temporaneamente da parte per potersi dedicare alla campagna elettorale in vista del ballottaggio, Jean-François Jalkh, personaggio chiave del partito anche se scarsamente noto al grande pubblico, è al centro di una polemica che ruota attorno ad un dossier pubblicato nel 2005 dalla rivista Le Temps des savoirs, secondo cui l'eurodeputato avrebbe citato il teorico negazionista Robert Faurisson, tra l'altro in merito all'uso del Zyklon B nelle camere a gas naziste.
© RIPRODUZIONE RISERVATA