Fonti mediche di Gaza riferiscono invece che il numero dei feriti ammonterebbe a 60, 10 dei quali in gravi condizioni. Dopo che i militari israeliani hanno aperto il fuoco, circa 400 palestinesi residenti nel quartiere Shuja'iya della Striscia hanno dato vita ad una protesta, lanciando pietre contro i soldati e bruciando copertoni. L'esercito israeliano è intervenuto anche a seguito di una violenta manifestazione lungo il confine sud di Gaza, nei pressi di Khan Younis, mentre altri incidenti si sono verificati anche in prossimità del confine orientale della Striscia.
Hamas aveva annunciato per oggi una «giornata di rabbia» dopo gli attacchi di questi giorni in Cisgiordania e a Gerusalemme est.
Il leader di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh si è appellato oggi per «un rafforzamento dell'Intifada, unica strada che può condurre alla liberazione». «Gaza si unirà all'Intifada per Gerusalemme», ha detto, secondo i media, in un intervento durante la preghiera del venerdì nella moschea di Gaza City. Haniyeh ha poi ribadito che è errato parlare di Gaza e della Cisgiordania come due entitàgeografiche separate. «Siamo un unico popolo, dobbiamo coordinare un'unica strategia», ha aggiunto. Haniyeh ha anche assicurato che, «malgrado il blocco imposto da Israele», Hamas è in grado di intervenire nel conflitto in corso a Gerusalemme e nei Territori.