Gli alpini si arrampicano anche a Mosul, sulle montagne dell'Iraq

Gli alpini si arrampicano anche a Mosul, sulle montagne dell'Iraq
di Ebe Pierini
Mercoledì 20 Settembre 2017, 16:52
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Una superficie rocciosa sulla quale arrampicarsi. Ma non una montagna o un rilievo qualsiasi. Gli alpini scalano una parete nei pressi della diga di Mosul, in Iraq. É stata inaugurata la nuova palestra di roccia realizzata dai soldati del 3° reggimento di Pinerolo che attualmente compongono la Task Force Praesidium e garantiscono la sicurezza dell'area della diga dove la ditta italiana Trevi sta lavorando sull’infrastruttura idraulica per scongiurare i rischi di cedimento. Il plesso addestrativo è stato realizzato per consentire anche alle forze di sicurezza curdo-irachene che operano nell’area della diga di addestrarsi in un contesto che ricordi quello montano.
 
 

Le caratteristiche orogradiche come quelle che si trovano nell'area circostrante alla diga ben si adattano all'operato delle truppe da montagna. L’area addestrativa, alla quale è stato attribuito il nome “Monte Nero” in memoria della vetta conquistata dal 3° reggimento alpini nella prima guerra mondiale, è in grado di fornire elementi utili alla formazione montana degli allievi, ed è stata messa in sicurezza ed attrezzata con una via ferrata e con 12 vie di arrampicata di difficoltà variabile sino al quinto grado, alcune delle quali intitolate a militari curdi caduti nel corso degli scontri con l’Isis.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze e il generale Francesco Maria Ceravolo, comandante del contingente italiano. Sotto il coordinamento del Kurdistan Training Coordination Center a breve sarà avviato il primo corso di Mountain Warfare Basic Skills. Saranno i nostri istruttori alpini ad addestrare alle operazioni in montagna il battaglione kommando degli zaravani delle forze di sicurezza curde. Attualmente l'Italia schiera in Iraq, nell'ambito della missione “Prima Parthica” 1.500 soldati. Siamo il secondo contingente per consistenza numerica dopo gli Stati Uniti. I nostri militari sono presenti a Baghdad ed Erbil e si occupano dell'addestramento delle forze di sicurezza curde ed irachene. Siamo inoltre presenti con un task group aeromobile dislocato presso  l’aeroporto di Erbil per le attività di personal recovery. Nell'ambito della task force “Praesidium” operano 500 militari. 
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