L'emergenza migranti arriva in Spagna: in trecento invadono in massa la frontiera di Ceuta

Migranti riusciti a passare nell'enclave spagnola in Marocco
Migranti riusciti a passare nell'enclave spagnola in Marocco
di Paola Del Vecchio
Lunedì 7 Agosto 2017, 11:01
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MADRID - Circa 300 migranti hanno mosso oggi un assalto alla frontiera dal Tarajal a Ceuta, con una nuova tecnica: di corsa e dallo stesso passaggio frontaliero, senza scavalcare le barriere di separazione fra il territorio marocchino e quello spagnolo, informano fonti della guardia civile citate dal quotidiano El Mundo. La valanga umana ha colto di sorpresa le forze di sicurezza di pattuglia al varco frontaliero e circa duecento migranti sono riusciti a passare nell’enclave spagnola in Marocco.

Il responsabile dell’area di emergenza della Croce Rossa a Ceuta, Clement Nuñez, in dichiarazioni alla radio nazionale spagnola RNE ha confermato che 186 subsahariani sono riusciti ad entrare in territorio spagnolo e quattro sono stati trasferiti in ospedale per contusioni e lesioni. Tra i feriti, anche un agente di polizia che ha riportato una frattura a un femore. I migranti entrati a Ceuta si sono diretti al Centro di soggiorno temporaneo di immigrati (Ceti) a tre chilometri dalla frontiera, dove sono stati assistiti e medicati dai volontari della squadra di risposta immediata alle emergenze della Croce Rossa. Il Ceti già ospita 600 stranieri, dei quali 75 giunti nell’enclave spagnola negli assalti degli ultimi giorni.

 La polizia di frontiera evidenzia il cambio di strategia e ‘modus operandi’ degli assalti all’enclave. I migranti non hanno forzato né scavalcato la doppia barriera di protezione metallica del confine, ma hanno percorso in gruppo compatto a piedi e di corsa un chilometro all’altezza del passaggio frontaliero del Tarajal, fino alla spianata di Juan XXIII, dove si sono riversati in massa al varco di accesso, sorprendendo gli agenti di polizia marocchini e spagnoli dispiegati sul perimetro frontaliero.

La rotta seguita dai migranti nel Mediterraneo occidentale, attraverso le enclavi spagnole in Marocco, è sottoposta a una forte pressione nelle ultime settimane. A fine luglio erano oltre 10.751 le persone entrate in Spagna in maniera irregolare per via marittima e terrestre, delle quali 3.204 attraverso Ceuta e Melilla, secondo i dati del ministero degli Interni. Dall’inizio dell’anno sono stati 2.266 i tentativi di scavalcamento della barriera alla frontiere di Ceuta, dove nell’intero 2016 si erano registrati un totale di 3.472 ‘assalti’.

E centinaia di migranti di origini subsahariane aspettano nei boschi marocchini sui monti vicini a Ceuta e Melilla il momento opportuno per tentare di passare in territorio europeo. Attualmente almeno 1.500 persone sono accampate sul monte Gurugú, in tende precarie e bivacchi, già sgomberati nei mesi scorsi dalle forze di sicurezza, secondo stime della prefettura locale. Lo scorso 1 agosto l’ultimo assalto in massa alla frontiera di Ceuta è stato mosso da 600 migranti subsahariani, dei quali 75 riuscirono a passare nell’enclave spagnola.
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