Rapina in villa in Kenya, l'italiana massacrata a colpi di machete

Rapina in villa in Kenya, l'italiana massacrata a colpi di machete
Lunedì 24 Luglio 2017, 13:24 - Ultimo agg. 25 Luglio, 15:38
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Lei massacrata con il machete. Lui ferito in maniera grave e ricoverato in un ospedale di Mombasa (non sarebbe in pericolo di vita). Emergono con le ore i dettagli della rapina messa a segno ieri mattina in Kenya ai danni di due cremonesi: Maria Laura Satta, 71 anni, e Luigi Scassellati, 72enne, titolare di una nota ditta specializzata in macchinari per ufficio, la Seted. Tutto è avvenuto nello chalet di proprietà della coppia, a Kikambala, una località turistica a neanche venti chilometri da Mombasa.

Intanto Scassellati non è più in pericolo di vita.
«Non abbiamo notizie più precise - ha detto il figlio Stefano - Da undici anni vivono in uno chalet, circondato da altre villette simili e in questi villaggi c'è sempre un custode, non voglio lanciare accuse senza avere elementi in mano, ma mi chiedo che cosa abbia fatto il guardiano». Stefano Scassellati oggi è andato nella casa dei genitori a Cremona. Lui vive infatti a Mozzanica (Bergamo) dove è assessore comunale.

«Mio padre è ancora ricoverato nell'ospedale di Mombasa - racconta -. È stato colpito alla testa da uno dei due ladri che poi hanno massacrato mia madre che si trovava in bagno. I miei genitori frequentano il Kenya da quindici anni. Trascorrono lì sei mesi all'anno, tre d'inverno quando qui è freddo e tre in estate e in tutti questi anni non hanno mai avuto problemi, non hanno mai subìto furti né aggressioni e nemmeno minacce. Non so nulla delle indagini: non so nemmeno se siano state aperte». Maria Laura Satta era orginaria della Sardegna come il marito Luigi Scassellati. Arrivarono 40 anni fa a Cremona, dove l'uomo fondò nel 1976 la Seted, azienda produttrice di macchinari per ufficio, ceduta tre anni fa. Oltre a Stefano, Maria Laura Satta lascia un altro figlio, Roberto, che abita a Cremona.

La procura di Roma ha intanto aperto un'inchiesta sull'uccisione di Maria Laura Satta e il ferimento di suo marito. Il pm Sergio Colaiocco procede per omicidio, lesioni e rapina. Il magistrato, in stretto contatto con la Farnesina, ha già disposto una rogatoria internazionale per eseguire accertamenti nel paese del Centro Africa.

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