Libano, cristiani e musulmani celebrano insieme l'Assunta nella base dei caschi blu italiani

Libano, cristiani e musulmani celebrano insieme l'Assunta nella base dei caschi blu italiani
di Ebe Pierini
Giovedì 17 Agosto 2017, 00:41 - Ultimo agg. 00:43
2 Minuti di Lettura
Un ferragosto davvero speciale per i soldati del contingente italiano in Libano. Una messa concelebrata in sei lingue diverse dal cappellano militare, don Salvatore Lazzara, dal metropolita greco ortodosso, dall'arcivescovo maronita e da un rappresentante della Chiesa ortodossa e seguita successivamente dagli interventi, presso il piazzale principale della base italiana, dei mufti musulmani sciita e sunnita.

Così i caschi blu italiani in Libano hanno festeggiato ieri, a Shama, la ricorrenza religiosa dell'Assunta con la partecipazione delle più importanti autorità religiose cristiane e musulmane del sud del Paese dei cedri. «La Vergine Maria unisce i cristiani e musulmani – ha ricordato il cappellano - Celebrare l’Assunzione insieme, per la prima volta militari di Unifil e autorità interreligiose qui in Libano, è l’esempio di un percorso di pace e convivenza».
 
 


Numerosi soldati e civili locali hanno partecipato alla funzione religiosa che si è svolta presso la cappella e il piazzale della base “Millevoi” in Shama, a dimostrazione della devozione comune a una delle più importanti figure religiose degli scritti sacri cristiani e musulmani. «Vivere lontano da casa, dai propri affetti e dalla celebrazione delle proprie tradizioni è difficile, ma fa parte della vita del soldato, quella scelta che abbiamo fatto da giovani per passione e senso del dovere – ha commentato il generale Francesco Olla, dallo scorso aprile comandante del contingente italiano in Libano per l’operazione “Leonte XXII” - Rendiamo meno difficile il distacco vivendo questo momento insieme ai cristiani e, in modo ancor più significativo, ai musulmani dei dodici contingenti che costituiscono il Sector West di Unifil. Ma da peacekeeper quali siamo, cerchiamo sempre di favorire il dialogo attraverso ciò che ci unisce e che abbiamo in comune. La celebrazione dell’Assunta ci offre un’enorme opportunità aldilà della fede professata da ciascuno di noi. Per questa ragione abbiamo deciso da tempo di condividere, altre che tra noi, anche con la popolazione locale, i sentimenti e le radici culturale che ci legano alla Vergine Maria, Reginae Pacis».

Il Libano è tra la nazioni con il maggior numero di confessioni religiose nel Medio Oriente e al mondo. La popolazione di oltre 6 milioni di abitanti è composta per il 54% da musulmani, suddivisa tra un 27% di sciiti e un 27% di sunniti, per il 40% da cristiani dei quali il 21% maroniti, l'8% greco ortodossi e l'11% suddivisi tra cattolici, protestanti e altre minoranze e per il 6% drusi. I soldati italiani sono presenti in Libano dal 2006. Svolgono costantemente attività di pattugliamento e osservazione lungo la blue line, al fine di garantire la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, nonché attività di coordinamento e pianificazione e operazioni congiunte alle forze armate libanesi dislocate a sud del fiume Litani.  
© RIPRODUZIONE RISERVATA