Libia isolata, colpito l'aeroporto di Tripoli. Razzo sulla torre di controllo

Libia isolata, colpito l'aeroporto di Tripoli. Razzo sulla torre di controllo
Martedì 15 Luglio 2014, 00:23 - Ultimo agg. 17 Luglio, 10:40
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Cresce la tensione in Libia in una giornata segnata dal lancio di decine di razzi contro l'aeroporto di Tripoli, chiuso già da ieri in seguito a violenti scontri tra fazioni rivali seguiti al lancio di missili nell'area attorno allo scalo.



Il governo libico ha annunciato nella notte che esaminerà la possibilità di fare appello a un intervento internazionale per ristabilire la sicurezza nel paese, in particolare nella capitale Tripoli, teatro da domenica di scontri tra gruppi armati. «Il governo esamina la possibilità di ricorrere a forze internazionali sul terreno per ristabilire la sicurezza ed aiutarlo ad imporre la sua autorità» ha dichiarato il portavoce del governo in un comunicato.



«La Libia si trova isolata dal mondo» hanno affermato fonti aeroportuali, annunciando che la chiusura dell' hub della capitale potrebbe essere prolungata. Ieri mattina erano stati sospesi i voli anche all'aeroporto di Misurata. Sono così solo due gli scali funzionanti nel Paese: quello delle città di Al Baida e di Tobruk, a est. Le regioni orientali sono off limits per gli stranieri che, ha fatto sapere il governo, non sono autorizzati a recarvisi. Violenze anche a Bengasi dove gli scontri tra forze della sicurezza libiche e il gruppo jihadista Ansar Al Sharia ha provocato almeno 7 morti e una cinquantina di feriti.



Secondo testimoni oculari i combattimenti si sono concentrati nei pressi dell'ospedale Al Jalaa, dove i governativi hanno cercato di riprendere il controllo della struttura occupata nelle settimane scorse dalla milizia salafita. La situazione in Libia e in particolare nella capitale proccupa «profondamente» il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, «per il drammatico aumento delle violenze a Tripoli», e per le ripercussioni dei combattimenti sui civili. «Tali azioni minano i sacrifici fatti da tante persone per creare un Paese basato sullo stato di diritto», afferma in una nota, invitando tutte le parti ad astenersi dall'usare la forza per raggiungere i propri obiettivi politici. Ban inoltre sottolinea l'urgente necessità di un dialogo tra tutti le parti per trovare un accordo pacifico sul processo di transizione politica. Le Nazioni Unite intanto hanno deciso di ritirare «temporaneamente» lo staff della missione di assistenza Onu in Libia (Unsmil), a causa del deterioramento della situazione della sicurezza nel Paese nordafricano. Il personale Onu tornerà «quando le condizioni della situazione della sicurezza lo permetteranno», ha spiegato Unsmil. Lo staff era già stato ridotto la scorsa settimana, ma in seguito ai combattimenti di ieri e la chiusura dell'aeroporto di Tripoli è stato deciso il ritiro completo del personale Onu.
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