Manchester, altri due arresti per la strage

Manchester, altri due arresti per la strage
Giovedì 25 Maggio 2017, 09:18 - Ultimo agg. 26 Maggio, 10:32
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Salman Abedi, l'attentatore di Manchester, telefonò alla madre nelle ore prima di farsi saltare in aria per dirle «perdonami». Lo riporta Sky News citando fonti dell'anti-terrorismo libico. La polizia britannica, intanto, ha arrestato altri due uomini in relazione all'attentato che lunedì sera ha provocato 22 morti all'Arena di Manchester, portando a otto il numero totale di sospetti in custodia.

Il primo fermo è stato effettuato durante un blitz nel sobborgo di Withington, il secondo nella «zona di Manchester», ha detto la polizia. Una donna arrestata ieri sera a Blackley è stata rilasciata nella notte. Nel corso delle perquisizioni in una abitazione nel quartiere di Moss Side, le autorità hanno inoltre reso noto di aver effettuato una esplosione controllata.

 Altre due operazioni della Greater Manchester Police in connessione con l'attentato terroristico dell'arena sono state fatte nel pomeriggio di giovedì. Ne ha dato notizia sempre Sky News secondo cui una si è svolta nel sud della città inglese ed è stata coinvolta anche una unità di artificieri mentre l'altra a Wigan, località non lontana da Manchester dove ieri era stato compiuto uno degli arresti. 


L'intelligence di Berlino, citata da Sky News, ha affermato che il terrorista, Salman Abedi, era a Dusseldorf quattro giorni prima dell'attacco di Manchester. Abedi avrebbe costruito da solo l'ordigno con cui si è fatto esplodere all'arena. Il giovane britannico potrebbe però aver ricevuto istruzioni su come realizzarla da altri.

Salman Abedi era stato in Libia di recente (ed è qui che si sarebbe radicalizzato) e al momento di ripartire «disse alla famiglia che stava andando in Arabia Saudita» per il pellegrinaggio alla Mecca. Lo rivela all'Ansa Mohamed Fadil, «portavoce della comunità libica di Manchester» citando fonti in contatto con gli Abedi. Fadil difende poi il padre di Salman, Ramadan, arrestato ieri in Libia, descrivendolo come «un uomo rispettato», anche se ne conferma la militanza d'antica data nel Libyan Islamic Fighting Group, sigla islamica dell'ex opposizione libica a Gheddafi. L'attentatore di Manchester volò dalla Turchia alla Gran Bretagna appena quattro giorni prima di compiere
l'attentato. Il kamikaze è transitato dall'aeroporto Ataturk di Istanbul pochi giorni prima dell'attacco.


La polizia di Manchester ha trovato materiale per realizzare altri ordigni esplosivi nei raid compiuti dopo la strage all'arena. Ne dà notizia l'Independent, secondo cui potevano essere utilizzati in «attacchi imminenti». Sui media del Regno Unito l'ipotesi che circola è che l'appartamento perquisito ieri dagli agenti nel centro della città fungesse da luogo per la costruzione delle bombe. L'asplosivo, inoltre, sarebbe dello stesso tipo usato a Parigi e Bruxelles.

 

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