Sposa bambina si toglie la vita a 11 anni.
«Si è data fuoco per evitare le nozze»

Mashid Rezai
Mashid Rezai
di Alessia Strinati
Mercoledì 30 Luglio 2014, 14:50 - Ultimo agg. 15:09
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TEHERAN - Il sogno di ogni bambina in alcuni paesi si trasforma in un incubo. India, Iran, Etiopia, sono solo alcuni dei paesi in cui le spose bambine vengono cedute a uomini, spesso troppo grandi e indelicati, a cui saranno legate per il resto della loro vita.



Mashid Rezai, oggi 36enne del Nord Iran, racconta di essere stata ceduta in moglie dalla famiglia, a soli 11 anni, ad un uomo più vecchio di lei di 20 anni.

La decisione fu presa dal padre, un uomo rude e violento, con lei e con tutta la sua famiglia. Dopo la tremenda decisione la donna, che all'epoca era solo una bimba, si cosparse di benzina provando ad uccidersi dandosi fuoco.



Nella fortuna, la sfortuna di non riuscire a portare a termine questo estremo gesto. I segni delle ustioni la resero deforme e per le scattarono anche le atroci punizioni da parte del padre che non avrebbe potuto dare in moglie la figlia, quindi non avrebbe preso alcuna dote. Con il gesto aveva disonorato la sua famiglia.

«Mentre vedevo la mia gonna andare a fuoco», racconta Mashid, «Mi sono spaventata, ho provato a spegnere le fiamme, ma era tardi. Mi ero chiusa in camera e non avevo via d'uscita. L'istinto di sopravvivenza mi spingeva a fuggire. Così ho fatto: sono salita sul tetto e mi sono lanciata».



Aiutata da un chirurgo la piccola riuscì a fuggire a Londa, dove vive da 20 anni. Oggi il suo impegno è nei confronti di tutte quelle ragazze che vivolo la sua stessa condizione, tutte quelle bambine destinate a matrimoni che in alcuni casi possono rivelarsi anche mortali.