Un gesto di altruismo o la volontà di vedere il suo aggressore pagare per quanto fatto? Forse entrambe le motivazioni hanno spinto Susan Copestick, una donna di 58 anni, a salvare la vita del proprio stupratore.
Come riporta Metro.uk la donna è stata prima minacciata con un coltello e poi costretta a fare sesso dentro la propria casa da Peter Drummond, stupratore di 62 anni. L'uomo le urlava di spogliarsi promettendole di sgozzarla e lasciarla morire dissanguata.
Una volta tornato in cucina dopo averla violentata voleva suicidarsi insieme alla donna. Ma all'improvviso l'uomo ha accusato un malore ed è svenuto in terra. Susan Copestick poteva lasciarlo morire, invece ha chiamato i soccorsi. "Volevo che pagasse per le atrocita che mi aveva inflitto, doveva essere condannato. Non poteva morire così". Ha detto.
Ha un malore mentre la stupra, la vittima gli salva la vita: «Ecco perché l'ho fatto»
di Simone Pierini
Giovedì 27 Agosto 2015, 12:15
- Ultimo agg.
28 Agosto, 17:39
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