Usa, morta Jane Roe: la sua battaglia portò alla legalizzazione dell’aborto

Usa, morta Jane Roe: la sua battaglia portò alla legalizzazione dell’aborto
Sabato 18 Febbraio 2017, 20:56 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 16:48
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È morta a 69 anni in una casa di riposo del Texas Norma McCorvey la donna che fu protagonista della battaglia legale che portò alla legalizzazione dell'aborto nel 1973 con la sentenza della Corte Suprema passata alla storia come la «Roe v. Wade». L'allora 22enne Norma, povera e con problemi di tossicodipendenza, infatti aveva usato lo pseudonimo Jane Roe quando fece causa nel 1970 allo stato del Texas che, come la maggior parte degli stati americani, vietava l'interruzione di gravidanza se non in caso di pericolo di vita per la madre. Non si aspettava forse che il suo caso tre anni dopo, il 22 gennaio, portasse alla storica sentenza con cui, con 7 voti a favore e due contrari, venne riconosciuto che il diritto costituzionale alla privacy comprende anche il «right to choice», il diritto delle donne a scegliere di interrompere una gravidanza. La vera identità di Jane Roe fu rivelata negli anni ottanta, quando McCorvey divenne prima un'eroina dei movimenti femministi e poi, dopo che divenne 'born again christian' a metà degli anni novanta , dei gruppi anti-abortisti.



McCorvey ha così raccontato due completamente diverse versioni della sua storia nelle due autobiografie che ha pubblicato: la prima «I am Roe» pubblicata nel 1994, in cui tra l'altro si dichiarava apertamente gay, e l'altra «Won by Love», conquistata dall'amore, scritta nel 1997 dopo l'incontro con il reverendo Flip Benham, leader del gruppo anti-aborto Operation Rescue, che la battezzò nel 1995 in una cerimonia che fu ampiamente pubblicizzata come una grande vittoria del movimento per la vita americano.
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