Oxford, campus a Parigi per non perdere i fondi Ue. May: «Avanti con Brexit»

Theresa May
Theresa May
di Valeria Arnaldi
Martedì 21 Febbraio 2017, 08:36 - Ultimo agg. 10:36
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Parigi potrebbe presto acquisire un “tocco”, nel pieno senso del termine, British.

Per far fronte alle conseguenze della Brexit e più concretamente per evitarne le conseguenze economiche in termini di perdita di finanziamenti, infatti, l’università di Oxford starebbe valutando la possibilità di rompere una tradizione che dura da settecento anni e inaugurare il suo primo campus all’estero. A Parigi, appunto. Nessun particolare desiderio di apertura, tantomeno la volontà di mantenere una visione “europea”, ma una questione di fondi. La sede parigina consentirebbe alla storica università di continuare a incassare fondi Ue. Ad annunciarlo è il Daily Telegraph. Insomma, Oxford potrebbe quindi presto aprire le sue porte sulla Senna. La decisione non è ancora stata presa, dicono all’università britannica, ma il progetto non è una fantasia. E non sarebbe né il primo, né l’unico caso. Secondo il giornale, l’ateneo di Warwick sarebbe in trattative per la possibile apertura già nel 2018 di una sede nella capitale francese. In ogni caso, post-Brexit. Lo stato delle università del Regno risulta incerto. In gioco, ci sono cifre non da poco: oltre due miliardi di euro, solo con il programma Horizon 2020.

Intanto, a cercare soluzioni per il futuro è anche la politica. I Lord, da ieri, discutono della legge sul via libera al Governo per attivare formalmente la procedura per il “divorzio” dall’Ue. E Theresa May ha già lanciato il suo appello. Chiaro e preciso. Spero che la Camera Alta “non rallenti ciò che il popolo vuole”. E ancora: «Quella legge consentirà al governo di notificare l’articolo 50 (del Trattato di Lisbona) e d’iniziare la Brexit. La Camera dei Comuni l’ha approvata con una larga maggioranza e senza emendamenti. Spero che la Camera dei Lord vi presti attenzione».
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