Terrore a Parigi, Bmw a tutta velocità sui soldati: «Sei militari feriti». Fermato un clandestino algerino dopo conflitto a fuoco in autostrada

Terrore a Parigi, Bmw a tutta velocità sui soldati: «Sei militari feriti». Fermato un clandestino algerino dopo conflitto a fuoco in autostrada
Mercoledì 9 Agosto 2017, 09:15 - Ultimo agg. 10 Agosto, 17:52
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Un gruppo di militari dell'operazione antiterrorismo Sentinelle è stato investito da un'auto a Levallois-Perret, alle porte di Parigi. Sei militari sono stati feriti, tre di questi sarebbero «gravi»: è quanto riferiscono fonti della prefettura di zona, precisando che nessuno è in pericolo di vita. 

Si ignora se l'atto sia stato volontario o meno. L'inchiesta sull'aggressione avvenuta questa mattina ai danni di sei militari dell'operazione Sentinelle, alle porte di Parigi, è stata affidata - secondo quanto si è appreso - alla Procura dell'antiterrorismo francese. 

Un uomo è stato fermato dalla polizia sull'autostrada. Lo rivela Bfmtv sottolineando che l'arresto è stato «movimentato». Un poliziotto è rimasto leggermente ferito alla coscia da una pallottola vagante durante l'arresto. Anche l'uomo, ora ricoverato all'ospedale di Lille, fermato sarebbe rimasto ferito dopo uno scontro a fuoco: era solo alla guida e si stava dirigendo verso il Nord della Francia. Secondo le prime informazioni, è un algerino di 37 anni, identificato come Hammou B. e residente a Sartrouville, nel dipartimento delle Yvelines, nella banlieue a sud ovest di Parigi, in situazione irregolare.

Gli inquirenti sono riusciti a individuare il mezzo grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza che hanno ripreso il momento dell'attacco ai sei militari. Mentre l'uomo veniva bloccato un poliziotto è rimasto leggermente ferito alla coscia da una pallottola vagante. Lo rendono noto fonti vicine alla polizia, specificando che l'agente non è in pericolo di vita. L'uomo fermato non era armato ed è rimasto gravemente ferito da alcuni colpi di arma da fuoco. Attualmente si trova ricoverato all'ospedale di Lille. Si tratta di uomo già noto alla polizia per alcuni reati minori.

L'episodio è avvenuto sull'autostrada A16 tra Boulogne-sur-mer e Calais. La polizia ha creato «una simulazione di imbottigliamento» del traffico sull'autostrada per riuscire a fermare l'uomo sospettato di aver attaccato sei militari. La caccia all'uomo ha impegnato 300 uomini delle forze dell'ordine che sono stati mobilitati subito dopo l'attacco.

Anche il premier francese Edouard Philippe ha confermato l'arresto dell'uomo che era «al volante del veicolo incriminato». Non potendo entrare nel merito dell'inchiesta, il premier francese ha salutato lo sforzo compiuto dall'insieme delle forze di sicurezza che in breve ha permesso di fermare il sospetto. Il premier ha quindi confermato l'intenzione di revocare lo stato di emergenza previsto attorno alla data del primo novembre. «Viviamo con lo stato di emergenza da tanto, dai primi attacchi di novembre 2015. Dobbiamo uscirne, poiché lo stato di emergenza è uno stato transitorio».
 


«È un atto indubbiamente deliberato»: lo ha detto il sindaco di Levallois-Perret, Patrick Balkany, riferendosi all'auto che questa mattina ha travolto i militari dell'operazione antiterrorismo Sentinelle alle porte di Parigi. Intervistato da BFM-TV, Balkany ha precisato che erano le otto del mattino quando una Bmw, che sostava in «attesa», ha accelerato «molto velocemente», travolgendo il gruppo di sei militari del 35esimo reggimento di fanteria. Tre di loro sono stati ricoverati in condizioni gravi all'ospedale militare di Percy-Clamart.

Spero «con tutto il cuore» che l'aggressore dei verrà al più presto fermato. Lo ha scritto il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, sul suo profilo Twitter. La prima cittadina di Parigi ha poi espresso tutto il suo sostegno ai militari colpiti. 

«Sostegno ai nostri sei militari feriti nell'attacco di Levallois-Perret. Pensieri per le loro famiglie e i loro compagni d'armi», ha scritto invece il primo ministro francese, Edouard Philippe, sul suo account Twitter.
 
 

Dal canto suo, il ministro dell'Interno francese, Gérard Collomb, si è riunito d'urgenza all'Eliseo con il presidente Emmanuel Macron per seguire gli sviluppi della situazione. Al centro della riunione, che era già stata programmata, anche i fatti di questa mattina quando un auto ha travolto sei militari alle porte di Parigi. 

Il ministro della difesa, Florence Parly, invece, ha condannato «con la più grande fermezza» l'aggressione avvenuta ai danni di sei militari e ha dato tutto il suo «sostegno» alle vittime, ai loro compagni e alle rispettive famiglie.

Parly e Collomb si sono poi recati all'ospedale militare di Percy, a ovest di Parigi, per rendere visita a tre dei sei militari rimasti feriti nell'attacco. Nell'ospedale di Percy sono ricoverati i tre soldati che hanno riportato le ferite più gravi. «Ma non sono gravemente feriti come pensavamo, abbiamo delle novità rassicuranti sul loro stato di salute», hanno spiegato i due ministriall'uscita dell'ospedale militare.
 

Nessuna pista è esclusa, lo precisano gli inquirenti che stanno lavorando sul caso sottolineando che al momento «nulla è escluso: un atto terroristico, il gesto di uno squilibrato o un semplice incidente stradale», dopo il quale il conducente è scappato. Ingente è il dispositivo di polizia e forze di sicurezza francesi a Levallois-Perret. L'inchiesta, secondo quanto s'è appreso - è stata affidata alla Procura dell'antiterrorismo francese.

È in corso un'operazione per rintracciare l'uomo in fuga, la BMW che ha investito i soldati ed eventuali elementi utili per l'inchiesta. Blindato il quartiere della Place de Verdun, il luogo dove i militari sono stati investiti a pochi metri dal municipio: è stato eretto un perimetro di sicurezza. Tra l'altro, Levallois-Perret, è sede della divisione nazionale antiterrorismo della Francia.

«Tutti i mezzi sono stati messi in atto per neutralizzare» l'autore o gli autori dell'aggressione, dichiara il portavoce del governo Christophe Castaner, sottolineando come la situazione sia seguita fin da questa mattina dal presidente Macron e dal premier Philippe.

Giunto sul luogo in cui è avvenuta l'aggressione, Patrick Balkany, sindaco di Levallois-Perret ha denunciato nuovamente quello che ha definito un «attacco vergognoso». «Senza dubbio, è proprio un attacco», ha detto, annunciando che è in corso l'analisi delle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza. «Non si entra qui facilmente, bisogna conoscere il posto, averlo reperito», ha poi aggiunto. La strada in cui l'auto ha investito i militari, infatti, è un vicolo cieco e l'auto l'avrebbe percorso contromano.

Secondo la prefettura di polizia di Parigi, citata da «Le Figaro», l'incidente si è prodotto al momento del cambio tra militari: ad essere feriti sono stati sei militari del 35esimo reggimento di fanteria di Belfort. I soldati erano a piedi, e stavano raggiungendo i veicolo Place de Verdun, non lontano dalla sede del municipio. Si trovavano presso la base in cui alloggiano nel quadro dell'operazione Sentinelle.

 

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