Paura per Tevez, rapito il papà adottivo.
"Liberato, hanno pagato il riscatto" -Foto

Carlitos Tevez con il padre Segundo
Carlitos Tevez con il padre Segundo
di Marco Zorzo
Martedì 29 Luglio 2014, 17:35 - Ultimo agg. 30 Luglio, 12:09
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MILANO - Quasi nove ore di terrore, quelle vissute da Carlitos Tevez. Col cuore in gola l’angoscia di non vedere pi Juan Carlos Cabral, suo padre adottivo.

Sequestro-lampo alle prime luci del giorno a Moron, quartiere periferico a ovest di Buenos Aires. L’uomo è stato bloccato dal commando mentre era al volante della sua auto: all’inizio sembrava un semplice furto, poi invece papà Tevez è stato portato via di forza.

La notizia, come un fulmine a ciel sereno, è piombata a Vinovo, con l’Apache disperato e pronto a prendere il primo volo intercontinentale per l’Argentina. Quindi il tanto sospirato colpo di sollievo per Tevez, verso le 19,30: suo padre liberato e nuovamente in famiglia.

Pare che Carlos abbia sborsato 400mila di pesos (circa 36mila euro) per pagare il riscatto ai tre sequestratori. Insomma, tutto è bene quello che finisce bene, verrebbe da dire.

Anche se con le tasche più leggere, Carlos ieri sera ha deciso di non partire per Buenos Aires, restando a Torino. Ma non seguirà la Juventus nella trasferta di Cesena, in programma questa sera.

In Argentina non sono nuovi a questi sequestri calciofili. Il primo è stato Cristian Riquelme, fratello di Juan, stella del Boca, nel 2002. Nello stesso anno è toccato a Jorge Milito, padre dell’ex Principe nerazzurro Diego.

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