Pokemon Go arriva in Siria e il videogioco di realtà aumentata più popolare del momento si mischia al dramma della guerra nell'opera fotografica di Khaled Akil, artista di Aleppo. I piccoli mostriciattoli della Nintendo si nascondono così tra le macerie, accanto a un carroarmato, tra i bambini spaventati e nelle città devastate.
L'opera si chiama "Pokémon Go In Syria - Part 1" e consiste in un montaggio che mette insieme le immagini virtuali e le rovine di un Paese distrutto da cinque anni di guerra civile.
"Mi sono reso conto di questa inquietante contraddizione tra l'allegro mondo dei Pokémon e i pericoli che i siriani vivono ogni giorno. - ha spiegato l'artista ad Al Jazeera - Mi sono chiesto come sarebbe stato cacciare i Pokémon tra le rovine in Siria, e come un'applicazione per cellulari riesca ad attrarre più attenzione che le atrocità commesse nel mio Paese".
Il progetto si aggiunge alla campagna di pochi giorni fa su Twitter con protagonisti i bambini siriani che chiedono attenzione sul loro dramma quotidiano. "Trovateci e salvateci", l'appello sui fogli in cui erano raffigurate le immagini di Pokémon Go.
pokemon go in syria - Part 1 https://t.co/nL55ehgNca
— Khaled Akil (@KhaledAkil) 21 luglio 2016