Ragazzino di 16 anni viene colpito dalla polizia durante la manifestazione. «Ha perso entrambi gli occhi»

Ragazzino di 16 anni viene colpito dalla polizia durante la manifestazione. «Ha perso entrambi gli occhi»
Ragazzino di 16 anni viene colpito dalla polizia durante la manifestazione. «Ha perso entrambi gli occhi»
di Emiliana Costa
Sabato 20 Luglio 2019, 13:08 - Ultimo agg. 20:51
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Un ragazzino di 16 anni è stato colpito dalla polizia mentre protestava in piazza, insieme alla madre e al fratello, per la scarsità di gas nella sua città. Le immagini del suo volto insanguinato hanno scioccato il mondo. I medici sono stati costretti a rimuovere entrambi i suoi bulbi oculari.

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La vicenda si è svolta a Tariba, in Venezuela. Come riporta Metro.co.ukRufo Chacon, questo il nome dell'adolescente, è stato colpito da 52 pallini di gomma della polizia. Il ragazzino ha detto alla Cnn che rivuole disperatamente la sua vista. I medici hanno rimosso ciò che rimaneva dei suoi bulbi oculari, ma sono stati costretti a lasciare delle schegge di proiettili nel suo viso e nella sua testa «perché troppo radicati». Commoventi le parole del ragazzino: «Ho ogni sorta di sentimenti, vorrei piangere ma non ne posso più. Ho pianto abbastanza in ospedale».



Alcuni benefattori in Messico, Spagna e Stati Uniti si sono affrettati a pagare le sue cure mediche mentre una clinica in Colombia si è offerta di sostituire le palpebre gratuitamente. Rufo era con sua madre Adriana e il fratello Adrian, 14 anni, per protestare contro la mancanza di gas da cucina nella città settentrionale di Tariba. La famiglia è rimasta senza gas da aprile a causa del collasso economico del paese e della produzione in calo delle raffinerie di gas. Adrian e un altro bambino hanno riportato ferite alla testa dopo essere stati picchiati con bastoni alla manifestazione.

Con un atto raro, le autorità venezuelane hanno condannato le azioni della polizia per reprimere la protesta e arrestato due ufficiali. I due sono stati accusati di tentato omicidio, uso improprio di armi e trattamento crudele e sono attualmente in attesa di processo. La violenza è stata anche denunciata dal leader dell'opposizione Juan Guaido, riconosciuto come il legittimo presidente del Venezuela dalla maggior parte delle nazioni occidentali. Il politico ha aggiunto: «Non ci abitueremo, non smetteremo di chiamarli assassini e non ci abitueremo all'atto sadico contro gli occhi di Rufo Chacón che non si è abituato a vivere senza gas in un paese che prima aveva tanto».
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