Roma, il sacerdote rapito in Nigeria ai pm: «Ho avuto paura, ma l'abito mi ha salvato»

Roma, il sacerdote rapito in Nigeria ai pm: «Ho avuto paura, ma l'abito mi ha salvato»
Venerdì 20 Ottobre 2017, 22:30 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 21:47
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«Ho avuto paura di morire, le persone che stavano con me sono state picchiate e minacciate ma per il fatto che indossassi l'abito di sacerdote sono stato risparmiato». L'ha dichiarato don Maurizio Pallù al procuratore aggiunto Francesco Caporale e al pm Sergio Colaiocco della Procura della Capitale, che oggi lo hanno ascoltato per oltre due ore negli uffici di piazzale Clodio. Il sacerdote della diocesi di Roma per una settimana è stato sequestrato da una banda di criminali in Nigeria. Sul caso, i pm indagano per sequestro di persona per finalità di terrorismo.

Il religioso, che appartiene all'ordine dei neocatecumenali e si trovava in Nigeria da circa 3 anni come missionario, è stato rapito da un gruppo armato mentre stava raggiungendo la zona sud della Nigeria insieme ad altre quattro persone. Pallù sarebbe stato l'obiettivo del blitz. «Ci hanno liberato di sera - ha spiegato agli inquirenti - e abbiamo camminato per oltre due chilometri nella boscaglia prima di poter chiedere aiuto». I magistrati romani hanno avviato una rogatoria con la Nigeria per ottenere elementi utili a ricostruire le varie fasi del sequestro.
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