Russia, Navalni condannato a 15 giorni di carcere. Ue e Usa: «Liberare tutti»

Navalny dal tribunale
Navalny dal tribunale
Lunedì 27 Marzo 2017, 08:08 - Ultimo agg. 28 Marzo, 10:42
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Il tribunale di Mosca ha condannato Alexiei Navalni a 15 giorni di carcere e al pagamento di una multa di 20.000 rubli, circa 320 euro, come «organizzatore» di una manifestazione non autorizzata e per aver «effettuato inviti pubblici ai cittadini a uscire sulla via Tverskaia» a Mosca «creando così ostacoli al traffico e violando l'ordine pubblico». Inoltre Navalni non avrebbe obbedito agli ordini della polizia dopo essere stato fermato. Secondo il suo avvocato, Navalni è accusato dell'organizzazione di un'azione di massa che ha causato la violazione dell'ordine pubblico.

 «Verrà il giorno in cui noi giudicheremo loro ma lo faremo in maniera onesta»: ha scritto su Twitter il blogger anti-Putin, Navalni, postando una foto di se stesso dal tribunale Tverskoi di Mosca.  Più tardi, Navalni ha affermato che i giudici dovrebbero interrogare il premier russo Dmitri Medvedev perché è a causa sua che migliaia di russi sono scesi in strada ieri.


L'Unione Europea chiede alla Russia di «rilasciare senza ulteriori rinvii i dimostranti pacifici che sono stati arrestati» ieri. «Le operazioni della polizia nella Federazione russa - si legge in una nota del portavoce dell'Alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini - per tentare di disperdere le dimostrazioni e che hanno portato al fermo di centinaia di cittadini, tra cui il leader dell'opposizione Navalny, hanno impedito l'esercizio della fondamentale libertà di espressione, associazione e assemblea pacifica, che sono diritti fondamentali previsti dalla Costituzione russa». «Facciamo appello alle autorità russe - afferma il portavoce - perché rispettino pienamente gli impegni internazionali che si sono assunti, tra cui quelli del Consiglio d'Europa e dell»Osce, e perché rilascino senza indugio i manifestanti pacifici che sono stati arrestati
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Anche gli Usa «condannano fermamente gli arresti di centinaia di manifestanti pacifici in Russia»  e «chiedono al governo russo di rimetterli subito in libertà». Lo afferma in una nota Mark Toner, portavoce del dipartimento di stato Usa, sostenendo che «fermare dei manifestanti pacifici, degli osservatori dei diritti dell'uomo e dei giornalisti è un affronto ai valori democratici fondamentali».

«Non possiamo essere d'accordo con questo appello e non possiamo prenderlo in considerazione. Gli obblighi di fronte al Consiglio d'Europa non comportano la necessità di violare la nostra legislazione interna» ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. I manifestanti «sono andati nel centro» di Mosca «bloccando il traffico e mettendo a repentaglio la sicurezza dei numerosissimi pedoni».

Il Cremlino  accusa anche di «provocazioni» gli organizzatori delle manifestazioni. «Quello che abbiamo visto ieri in diversi posti - ha detto Peskov - è una provocazione e una menzogna perché coloro che in modo molto raffinato e con un linguaggio aulico hanno spiegato che l'azione era autorizzata e che non violava in alcun modo la legge dicevano un'assoluta bugia».

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