Renzi ricorda Nemtsov poi vede Putin: «In Libia decisivo ruolo della Russia»

Renzi ricorda Nemtsov poi vede Putin: «In Libia decisivo ruolo della Russia»
Giovedì 5 Marzo 2015, 09:18 - Ultimo agg. 6 Marzo, 16:58
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Il premier Matteo Renzi è a Mosca dove ha incontrato oggi il presidente Vladimir Putin. Il presidente del Consiglio ha reso omaggio stamani a Boris Nemtson, il leader dell'oposizione al Cremlino ucciso la settimana scorsa in circostanze misteriose, lasciando sul luogo dell'assassinio cinque garofani e una coccarda tricolore.

«Il ruolo della Russia, per la sua storia e il suo ruolo nel consiglio di sicurezza, può essere decisivo» nell'affrontare la crisi libica e la minaccia terroristica, ha detto Renzi nelle dichiarazioni finali dopo l'incontro con Putin al Cremlino. «Occorre una risposta incisiva internazionale», ha aggiunto riferendosi alla Libia.

Renzi spera quindi «molto nell'aiuto che il presidente russo Putin e la federazione russa possono dare nel Consiglio di sicurezza perché il ruolo della Russia nella questione libica, anche alla luce dei legami storici tra Russia ed Egitto, può essere molto importante».

Il dossier libico, ha detto Renzi all'agenzia russa Tass, è «prioritario».

«Noi abbiamo una grande priorità che è la battaglia contro chi vuole distruggere i valori su cui sono fondate le nostre comunità: oggi la minaccia del terrorismo e del fanatismo religioso è una minaccia particolarmente grave», ha aggiunto il premier.

«Abbiamo discusso di crisi in Iraq e Iran», è «fondamentale in questa partita che la Russia giochi un ruolo decisivo», ha detto continuato Renzi.

Il premier ha quindi sottolineato l'intensa collaborazione economico-commerciale tra Italia e Russia, «pur nel contesto di difficoltà legato alle sanzioni occidentali e alle contro sanzioni russe, che rappresentano un problema in entrambe le direzioni». Anche Putin ha posto l'accento sui buoni rapporti economici, nonostante il recente calo dell'interscambio,e tra gli esempi di proficua cooperazione ha citato il settore aerospaziale con il superjet-100 tra Alenia e Sukhoi, la jv per gli elicotteri Agusta Westland, i sistemi satellitari,quello nucleare con il progetto per il termoreattore nucleare, quello industriale con Rosneft e Pirelli.

Il presidente russo sarà all'Expo di Milano il 10 giugno, nella giornata della Russia all'esposizione universale, ha poi annunciato il premier, riferendo alla comunità italiana incontrata in ambasciata che il Cremlino ha confermato che Putin ha accettato il suo invito.

Dopo la conference call di ieri con Barack Obama e i leader europei, Renzi era volato ieri a Kiev per garantire a Petro Poroshenko che l'Occidente è al fianco dell'Ucraina "per il rispetto della sua indipendenza e sovranità" nel conflitto contro i separatisti filorussi. La piena attuazione degli accordi di Minsk è l'impegno anche del premier che concorda sull'inasprimento delle sanzioni alla Russia se l'intesa sarà violata.

L'uccisione di Nemtsov a pochi passi dal Cremlino complica certo la volontà dell'Italia di riportare Putin al tavolo dello scacchiere geopolitico mondiale per svolgere in Libia. Per il cessate il fuoco definitivo in Ucraina, però, Renzi non ha intenzione di fare compromessi.

"Faremo ogni sforzo perché gli accordi di Minsk possano trovare piena efficacia ed implementazione", aveva assicurato ieri il premier al presidente ucraino che ha ringraziato l'Italia e l'Europa per il "sostegno molto forte" al suo paese. Poroshenko ha chiesto in particolare a Renzi di sollevare il ''problema doloroso'' della liberazione immediata di Nadia Savchenko, la pilota militare ucraina detenuta in Russia con l'accusa di concorso nell'omicidio.

Ma è stato il tema dell'aumento delle sanzioni contro la Russia, nel caso in cui gli accordi fossero violati, il centro del colloquio. Minaccia che ieri la cancelliera Angela Merkel ha ribadito: "Se non viene rispettato il pacchetto concordato a Minsk siamo disposti a portare avanti le sanzioni e a vararle". Sanzioni che nell'ultimo anno hanno danneggiato l'export italiano con un crollo dell'interscambio commerciale del 10 per cento.

Sulla richiesta di un maggior impegno internazionale, a partire dall'Onu, in Libia il presidente del consiglio italiano è convinto che serva "un lavoro paziente" per convincere tutti i grandi leader del mondo della gravità di una situazione esplosiva. Uno sforzo che però, a quanto si apprende in ambienti vicini al premier, ha prodotto effetti visto che ieri, in coda alla conference call sulla Libia, Obama ha chiesto a Renzi di dettagliarlo sulle novità della situazione.