Trump contro i Dreamers. E la Silicon Valley insorge

Trump contro i Dreamers. E la Silicon Valley insorge
Martedì 5 Settembre 2017, 19:34
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Le proteste hanno già riempito le piazze nei giorni scorsi, in previsione del colpo di Trump contro i Dreamers. Hanno preso dure posizioni contrarie importanti esponenti dell'economia, come Tim Cook (Apple) e Mark Zuckerberg (Facebook) anche perché molti di quei giovani stranieri lavorano nelle loro aziende.

In particolare il fondatore e amministratore delegato del social network ha espresso il suo disappunto su Fb: "Questo è un giorno triste per il nostro Paese. La decisione di mettere fine al Daca non è solo sbagliata. È particolarmente crudele offrire ai giovani il sogno americano, incoraggiarli a uscire dall'ombra e a fidarsi del governo, e poi punirli per questo". E ha aggiunto: "I giovani protetti dal Daca sono i nostri amici e vicini. Contribuiscono alle nostre comunità e all'economia. Ho conosciuto alcuni Dreamers negli ultimi anni e sono sempre rimasto impressionato dalla loro forza e determinazione. Non meritano di vivere nella paura".

Non è escluso che torni a parlare lo stesso Barack Obama. Su altri temi controversi l'ex presidente ha mantenuto la riservatezza che è nella tradizione. Ma il destino dei Dreamers gli sta a cuore più di tante altre cose, il loro sogno spezzato è una delle contro-riforme di Trump che colpiscono più seriamente la sua eredità.
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