Spari contro la scrittrice
paladina degli animali

Spari contro la scrittrice paladina degli animali
di Simona Verrazzo
Lunedì 24 Aprile 2017, 08:40
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ROMA Ore di preoccupazione e paura in Italia, in Kenya e anche nel resto del mondo per la vita di Kuki Gallmann, 73 anni, l'attivista ambientalista italiana, scrittrice e autrice del best seller «Sognavo l'Africa», gravemente ferita nella sua tenuta nel paese africano, il suo grande amore.

Secondo le ricostruzioni dei media locali, riprese dalla BBC che mette la notizia al primo posto tra quelle dall'Africa, la scrittrice ambientalista di origine italiana è stata ferita in modo grave ieri mattina, mentre stava pattugliando il suo ranch-riserva Laikipia Nature Conservancy, a occidente dell'ex regione della Rift Valley. Il quotidiano keniota The Star riferisce che la donna è stata vittima di un'imboscata, costretta a fermarsi per un albero che bloccava la strada, mentre andava a controllare i danni alla sua proprietà. La polizia ipotizza un attacco da parte di pastori appartenenti all'etnia Pokot, le cui greggi sono duramente colpite dalla siccità, spingendoli a entrare in ranch e proprietà private per far pascolare i loro animali.

La riserva di Kuki era già stata assaltata e saccheggiata alla fine di marzo, con uno dei suoi hotel di lusso dati alle fiamme. Nel 2010 scampò a un altro agguato, in cui riportò ferite a un polso. A salvarla ieri sono stati gli uomini del Kenya Wildlife Service, che l'hanno trasportata nell'ospedale di Nanyuki, capoluogo della contea di Laikipia, per farla stabilizzare, avendo perso molto sangue e poi trasferirla in elicottero a Nairobi, dove è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico presso l'Aga Khan Hospital. Da dicembre, per colpa di questa ondata di violenze, sono morte almeno trenta persone, tra cui un proprietario terriero britannico, Tristan Voorspuy, il cui corpo è stato ritrovato lo scorso 5 marzo nella sua tenuta. L'episodio ha spinto il governo di Londra a chiedere a quello di Nairobi di ristabilire la legge e l'ordine nel paese. L'avvicinarsi delle elezioni politiche, sia quelle parlamentari che quelle presidenziali sono in programma per l'8 agosto, rende la situazione ancora più incandescente, viste le profonde divisioni, anche etniche e religiose, con alcuni partiti che hanno messo la distribuzione delle terre nel loro programma politico.

Kuki Gallmann è diventata famosa in tutto il mondo grazie al best-seller autobiografico «Sognavo l'Africa», pubblicato in inglese nel 1991 (in Italia da Mondatori), in cui ripercorre la sua incredibile vita. Del 2000 è la trasposizione cinematografica, con il titolo «Sognando l'Africa», in cui la sua parte è interpretata da Kim Basinger. Nata a Treviso il 1° giugno del 1943 con il nome di Maria, è figlia dell'esploratore e scrittore Cino Boccazzi, famoso per le sue imprese come alpinista e archeologo. Una vita costellata da incidenti, da cui si è sempre ripresa, come quello con il suo primo marito, Mario, in cui rimane gravemente ferita. Nel corso della convalescenza incontra Paolo Gallmann, svizzero, esperto di agraria, che la invita a fare un viaggio in Africa. Partono nel 1972, portando con loro il figlio di lei, Emanuele. In Kenya la coppia acquista la tenuta Ol Ari Nyiro, un ranch di 400 chilometri quadrati, nella contea di Laikipia, cuore della Rift Valley. Comincia una nuova vita: Kuki e Paolo si sposano e si dedicano alla tutela dell'enorme varietà di animali che vive nella regione, con particolare attenzione alla difesa degli elefanti, vittime dei bracconieri per il commercio illegale dell'avorio.

In pochi anni Kuki perde il marito, nel 1980 per un incidente stradale, e il figlio, nel 1983 per il morso velenoso di una vipera soffiante. Pochi mesi dopo essere rimasta vedova nasce sua figlia Sveva, che ora aiuta sua madre nella battaglia per proteggere non soltanto dell'ambiente, ma anche per dare un futuro alle popolazioni locali. Sono oltre 250 i kenioti che lavorano nelle tenute Gallmann trasformate in aree protette, Laikipia Nature Conservancy (come è stato ribattezzato Ol Ari Nyiro) e Gallmann Africa Conservancy, nata nel 1984 con la Gallmann Memorial Foundation.